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DISCORSO DEL SANTO PADRE PIO X
ALLA LEGAZIONE STRAORDINARIA D'ABISSINIA

7 ottobre 1907

 

Sono veramente lieto dei sentimenti, che in nome vostro e di Sua Maestà il Re dei Re, Signore e Imperatore dell'Etiopia, colla guida del Santo Vangelo, avete espressi di rispetto e di ossequio alla Cattedra di San Pietro; e successore benché indegno del Santo Apostolo, mi gode l' animo di esternare a Voi e al Vostro Gran Signore la mia riverente ammirazione.

Padre dei popoli del mondo, mentre stendo a tutti le braccia, e a tutti indirizzo la mia parola per chiamarli alla luce della verità, faccio questo con affetto particolare col grande Imperatore dell' Etiopia informato a tanta riverenza verso la Chiesa cattolica, della quale riconosce la dignità, il potere e per le divine promesse la certa durata.

Mi è cara poi in modo speciale questa occasione per  rinnovare la mia gratitudine e riconoscenza al grande Imperatore per l' alta protezione ch'egli dona ai miei Missionari, che predicano nell' immenso suo impero il vangelo di Gesù Cristo. Assicuratelo pure il vostro gran Signore, che i buoni Padri non saranno mai ingrati alla sua protezione e ai suoi favori, e lontani affatto da ogni ribellione, nemici d'ogni insidia, d'ogni inganno e d'ogni astuzia, predicando ai suoi popoli la dottrina del Vangelo, che è dottrina di carità, d' umiltà e di perfetta soggezione alle autorità costituite, renderanno a lui i migliori servigi, preparandogli sudditi fedeli, soldati valorosi e forti campioni per sostenere la sua autorità e difendere il suo trono.

E oltre questo vantaggio non gli mancheranno a grande compenso le divine benedizioni per la sua prosperità, benedizioni che auguro di cuore a lui gran Signore, alla Imperatrice, ai Principi della sua Casa e del suo Impero, e a Voi in modo particolare, che vi farete interprete fedele di questi miei sentimenti.


*AAS, vol. XL (1907), pp. 667-669.



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