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LETTERA

PIO X

AL SIGNOR CARDINALE
MARIANO RAMPOLLA DEL TINDARO
ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA*

 

Signor Cardinale, La benevolenza, che nutriamo verso il Pontificio Seminario Vaticano, ha richiamato, come Ella sa, la Nostra attenzione sopra due inconvenienti, che quivi si verificano, l'uno contrario al benessere economico dell'Istituto, l'altro alla migliore riuscita degli studi. Il primo sta nel numero dei maestri e professori, non proporzionato a quello troppo esiguo degli studenti; il secondo nella mancanza di emulazione proveniente appunto dal ristretto numero di alunni in ciascuna scuola. Per ovviare a siffatti inconvenienti e provvedere al maggior bene del Seminario, dopo udito il parere di Lei, ed apprezzando a dovere i suoi saggi consigli, siamo venuti nella determinazione di sopprimere nel medesimo tutte le scuole di Liceo, Filosofia e Teologia; disponendo che gli studenti di Teologia frequentino d' ora innanzi la Pontificia Università Gregoriana, e quelli di Liceo e Filosofia seguano i rispettivi corsi nelle scuole del Pontificio Seminario Romano.

Nel parteciparle, Signor Cardinale, queste Nostre determinazioni e fiduciosi che l'esecuzione delle medesime torni di non lieve vantaggio per l'Istituto, al quale Ella volge così sollecite cure, le impartiamo con tutta la effusione del cuore l' Apostolica benedizione.

Dalle stanze del Vaticano, il 23 Giugno 1905.

 

PIUS PP. X


*AAS, vol. XLI (1908), pp. 19.



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