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  DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII
AI MAESTRI CATTOLICI ITALIANI E AL PELLEGRINAGGIO
INTERNAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE
DELLE INFERMIERE E ASSISTENTI MEDICO-SOCIALI*

Mercoledì, 6 settembre 1950

 

Siate benvenuti, diletti figli e figlie; Noi vi salutiamo con la medesima gioia, col medesimo affetto, col quale vi abbiamo accolti nelle Udienze passate.

Un nuovo motivo di letizia è per Noi questa volta il magnifico accrescimento e progresso della vostra Associazione, che dopo il 1946 ha visto triplicato il numero dei suoi iscritti, meritando così oggi, con tanto maggiore ampiezza, l'elogio che allora vi rivolgemmo. Voi mostrate invero uno zelo e una attività indefessa, non solo nella scuola stessa, ma anche in tutta una serie di opere efficacissime, come sono la scuola popolare, le biblioteche popolari, le cattedre ambulanti di cultura popolare, alle quali voi date una inconfondibile impronta cristiana e cattolica.

Il tema fondamentale del vostro presente congresso mette bene in luce l'ufficio dell'insegnante come educatore del popolo; ufficio il cui contenuto essenziale può riassumersi così: Educate i fanciulli affidati alle vostre cure in guisa da renderli cristiani timorati di Dio e che vivono intensamente la loro fede; allora si formerà come da se stesso un popolo costituito da uomini, « ciascuno dei quali — al proprio posto e nel proprio modo — è una persona consapevole delle sue responsabilità » (cfr. Radio-messaggio Natalizio 1944).

Il giovane normale — vorremmo dire lo scolaro medio — raramente ha bisogno di una educazione individuale particolarmente adattata. Guardate la sana e giovane pianta, che nel prato o sulla montagna, da sè stessa, in virtù del suo principio vitale, assorbe dal terreno e dall'aria gli elementi di cui ha bisogno per il suo sviluppo. Non diversamente il fanciullo, l'adolescente, prende da tutto ciò che lo circonda, nella famiglia, nella chiesa, nella scuola, da quanto vede, ode, legge, esperimenta, con un prodigioso dono di osservazione e di recettività, gli elementi coi quali egli forma il suo temperamento, il suo carattere, le sue personali inclinazioni.

Diletti figli e figlie! Avete voi ben considerato quale invidiabile campo di azione vi è stato attribuito, di quale magnifico ministero siete investiti? Quando durante cinque, otto anni, in intimo contatto coi medesimi giovani, trasmettete loro in larga' misura preziose ed utili cognizioni; quando al tempo stesso, quasi senza accorgervene, date loro l'esempio di una vita cristiana, tutta rivolta a Dio e fermamente radicata nella fede? Una istituzione come la scuola agisce a modo di una forza della natura, lentamente e in una maniera quasi impercettibile, ma costantemente e con sicuro successo, per il bene o per il male — in voi per il bene.

Perciò Noi benediciamo voi e la vostra santa attività; benediciamo la vostra lotta contro la « congiura del mal costume »; ne seguiamo giorno per giorno i felici incrementi; la sosteniamo con la Nostra incessante preghiera.

In attestato della Nostra fiducia, in pegno dell'amore e della grazia del divino Amico dei fanciulli, impartiamo a voi e ai vostri alunni, come a tutti coloro che vi sono cari, la Nostra paterna Apostolica Benedizione.

Votre ministère d'insigne charité corporelle et spirituelle, très chères filles, est particulièrement digne de Notre dilection. Il est d'une inappréciable valeur, en ces temps surtout, où, trompé, séduit, plus ou moins inconsciemment, par un matérialisme, parfois ouvertement affiché, plus souvent habilement déguisé, le monde marche à travers la vie d'ici-bas, les yeux et le cœur fixés à terre, sans un regard en haut, sans idéal et sans joie. Béni soit votre dévouement, qui dans les corps affaiblis par la maladie, défigurés par les plaies, paralysés par l'infirmité, voit le temple vivant de l'Esprit Saint; qui, dans les cœurs mornes et découragés, fait briller la douce espérance de la guérison, s'il plait à Dieu, ou l'espérance, plus douce encore, de la proche délivrance et de la vie etérnellement bienheureuse. A vous donc, à tous ceux qui sont l'objet de votre aimante sollicitude, Nous donnons avec toute l'affection de Notre cœur paternel la Bénédiction Apostolique.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XII,
 Dodicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, pp. 193 - 194
 Tipografia Poliglotta Vaticana

 



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