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PAPA FRANCESCO

MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE

Partorì la Chiesa

Venerdì, 15 settembre 2017

 

(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVII, n.212, 16/09/2017)

Maria sotto la croce di Gesù è un’icona da «contemplare»: non servono tante parole per riconoscere l’essenza della testimonianza di «una donna» che è «madre di tutti noi». Lo ha affermato il Papa celebrando venerdì mattina 15 settembre, memoria della Beata Maria Vergine Addolorata, la messa nella cappella di Casa Santa Marta.

«Questo passo del Vangelo è più per contemplare che per riflettere» ha confidato Francesco riferendosi al brano di Giovanni (19, 25-27), proposto oggi dalla liturgia, che presenta Maria sotto la croce di Gesù. Sì, ha spiegato, «contemplare la madre di Gesù, contemplare questo segno di contraddizione, perché Gesù è il vincitore ma sulla croce». E questa, ha aggiunto, «è una contraddizione, non si capisce: ci vuole fede per capire» o «almeno per avvicinarsi a questo mistero». E la madre di Dio «sapeva», ha affermato il Papa, «perché tutta la vita ha vissuto con l’anima trafitta, l’aveva detto Simeone». E «seguiva Gesù e sentiva le parole che la gente diceva: “Che grande!” — “Ma questo non è di Dio!” — “Questo no, non è un vero credente!”». Maria «sentiva tutto: tutte le parole pro e contro» Gesù.

Del resto Maria, ha fatto presente Francesco, era «sempre dietro a suo Figlio: per questo diciamo che è la prima discepola». E «sempre con l’inquietudine che faceva nascere nel suo cuore questo segno di contraddizione». Sempre, ha insistito il Pontefice, fino «alla fine è lì, in piedi, guardando il Figlio». E «forse, lei sentì i commenti: “Guarda, quella è la madre di uno dei tre delinquenti”». Ma rimase «zitta: è la madre, non rinnegò il Figlio, mostrò la faccia per il Figlio».

«Questo che io dico adesso — ha confidato ancora il Papa — sono piccole parole per aiutare a contemplare, in silenzio, questo mistero: in quel momento, lei partorì tutti noi, partorì la Chiesa». E ripetendo le parole del Vangelo di Giovanni, il Pontefice ha fatto notare che Gesù chiama sua madre «donna» e le dice «ecco i tuoi figli». Sì, Gesù «non dice “madre”, dice “donna”». E Maria è una «donna forte, coraggiosa: una donna che era lì per dire “questo è mio Figlio: non Lo rinnego”».

In conclusione Francesco ha invitato «soltanto, in silenzio, a contemplare, a guardare: che sia lo Spirito Santo — ha auspicato — a dire a ognuno di noi quello di cui abbiamo bisogno».



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