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PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER L’ACCENSIONE DELL’ALBERO DI NATALE AD ASSISI

Città del Vaticano
Domenica, 6 dicembre 2015

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Guardando quella barca… [il presepe è installato dentro un barcone] Gesù sempre è con noi, anche nei momenti difficili. Quanti fratelli e sorelle sono annegati nel mare! Sono con il Signore, adesso. Ma Lui è venuto per darci speranza, e dobbiamo prendere questa speranza. E’ venuto per dirci che Lui è più forte della morte, che Lui è più grande di ogni malvagità. E’ venuto per dirci che è misericordioso, tutta misericordia; e in questo Natale vi invito ad aprire il cuore alla misericordia, al perdono. Ma non è facile perdonare queste stragi. Non è facile.

Vorrei ringraziare i membri della Guardia Costiera: sono donne e uomini bravi. Vi ringrazio di cuore, perché voi siete stati strumento della speranza che ci porta Gesù. Voi, fra noi, siete stati seminatori di speranza, della speranza di Gesù. Grazie, Antonio, a te e a tutti i tuoi compagni e a tutti quelli che questa terra italiana tanto generosamente ha ricevuto: il Sud d’Italia è stato un esempio di solidarietà per tutto il mondo! A tutti loro auguro che guardando questo Presepe possano dire a Gesù: “Anch’io ho dato una mano perché tu sia un segno di speranza!”.

E a tutti i rifugiati dico una parola, quella del profeta: Alzate la testa, il Signore è vicino. E con Lui la forza, la salvezza, la speranza. Il cuore, forse, addolorato; ma la testa, alta nella speranza del Signore.

Tutti voi rifugiati, e tutti voi della Guardia Costiera: vi abbraccio e vi auguro un Santo Natale, pieno di speranza, e con tante carezze del Signore.

 


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