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GIOVANNI PAOLO II

UDIENZA GENERALE

Mercoledì, 14 maggio 2003

 

Cantico: Dn 3,26-27.29.34-41 - Preghiera di Azaria nella fornace
Lodi del martedì della 4a settimana (Lettura: Dn 3,26-27.29.39.41)

1. Il Cantico che ora è stato proclamato appartiene al testo greco del Libro di Daniele e si presenta come supplica elevata al Signore con ardore e sincerità. È la voce di Israele che sta sperimentando la dura vicenda dell’esilio e della diaspora tra i popoli. A intonare il cantico è, infatti, un ebreo, Azaria, inserito nell’orizzonte babilonese al tempo dell’esilio di Israele, dopo la distruzione di Gerusalemme per opera del re Nabucodonosor.

Azaria, con altri due fedeli ebrei, è «in mezzo al fuoco» (Dn 3,25), come un martire pronto ad affrontare la morte pur di non tradire la sua coscienza e la sua fede. È stato condannato a morte per essersi rifiutato di adorare la statua imperiale.

2. La persecuzione è considerata da questo Cantico come una giusta pena con cui Dio purifica il popolo peccatore: «Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo - confessa Azaria - a causa dei nostri peccati» (v. 28). Siamo così in presenza di una preghiera penitenziale, che non sfocia nello scoraggiamento o nella paura, ma nella speranza.

Certo, il punto di partenza è amaro, la desolazione è grave, la prova è pesante, il giudizio divino sul peccato del popolo è severo: «Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né sacrificio, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovar misericordia» (v. 38). Il tempio di Sion è distrutto e il Signore non sembra più dimorare in mezzo al suo popolo.

3. Nella situazione tragica del presente, la speranza ricerca la sua radice nel passato, cioè nelle promesse fatte ai padri. Si risale, quindi, ad Abramo, Isacco e Giacobbe (cfr v. 35), ai quali Dio aveva assicurato benedizione e fecondità, terra e grandezza, vita e pace. Dio è fedele e non smentirà le sue promesse. Anche se la giustizia esige che Israele sia punito per le sue colpe, permane la certezza che l’ultima parola sarà quella della misericordia e del perdono. Già il profeta Ezechiele riferiva queste parole del Signore: «Forse che io ho piacere della morte del malvagio o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?… Io non godo della morte di chi muore» (Ez 18,23.32). Certo, ora è il tempo dell’umiliazione: «Siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, ora siamo umiliati per tutta la terra, a causa dei nostri peccati» (Dn 3,37). Eppure l’attesa non è quella della morte, ma di una nuova vita, dopo la purificazione.

4. L’orante si accosta al Signore offrendogli il sacrificio più prezioso e accetto: il «cuore contrito» e lo «spirito umiliato» (v. 39; cfr Sal 50,19). È proprio il centro dell’esistenza, l’io rinnovato dalla prova che viene offerto a Dio, perché lo accolga in segno di conversione e di consacrazione al bene.

Con questa disposizione interiore cessa la paura, si spengono la confusione e la vergogna (cfr Dn 3,40), e lo spirito si apre alla fiducia in un futuro migliore, quando si compiranno le promesse fatte ai padri.

La frase finale della supplica di Azaria, così come è proposta dalla liturgia, è di forte impatto emotivo e di profonda intensità spirituale: «Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto» (v. 41). Si ha l’eco di un altro Salmo: «Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 26,8).

Ormai è giunto il momento in cui il nostro cammino sta abbandonando le strade perverse del male, i sentieri tortuosi e le vie oblique (cfr Pr 2,15). Ci avviamo alla sequela del Signore, mossi dal desiderio di incontrare il suo volto. E il suo non è irato, ma colmo di amore, come si è rivelato nel padre misericordioso nei confronti del figlio prodigo (cfr Lc 15,11-32).

5. Concludiamo la nostra riflessione sul Cantico di Azaria con la preghiera stilata da san Massimo il Confessore nel suo Discorso ascetico (37-39), dove prende spunto proprio dal testo del profeta Daniele. «Per il tuo nome, Signore, non abbandonarci per sempre, non disperdere la tua alleanza e non allontanare la tua misericordia da noi (cfr Dn 3,34-35) per la tua pietà, o Padre nostro che sei nei cieli, per la compassione del tuo Figlio unigenito e per la misericordia del tuo Santo Spirito… Non trascurare la nostra supplica, o Signore, e non abbandonarci per sempre.

Noi non confidiamo nelle nostre opere di giustizia, ma nella tua pietà, mediante la quale conservi la nostra stirpe… Non detestare la nostra indegnità, ma abbi compassione di noi secondo la tua grande pietà, e secondo la pienezza della tua misericordia cancella i nostri peccati, affinché senza condanna ci avviciniamo al cospetto della tua santa gloria e siamo ritenuti degni della protezione del tuo unigenito Figlio».

San Massimo conclude: «Sì, o Signore padrone onnipotente, esaudisci la nostra supplica, poiché noi non riconosciamo nessun altro all’infuori di te» (Umanità e divinità di Cristo, Roma 1979, pp. 51-52).


Saluti:

I am pleased to extend special greetings to the participants in the NATO Defense College and to the English-speaking visitors present at today’s Audience, particularly those from England, Wales, Australia, Canada and the United States of America. Upon all of you I invoke the grace and peace of the Risen Saviour.

Je salue cordialement les pèlerins francophones, en particulier le Lycée privé des Filles, de Châteauneuf-de-Galaure, ainsi que le groupe du Mouvement chrétien des Retraités, de l’archidiocèse de Rennes. Que votre pèlerinage aux tombeaux des Apôtres Pierre et Paul ravive votre foi en Jésus Christ, et qu’il renouvelle en vous le désir de chercher toujours plus le visage de Dieu.

Von Herzen heiße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Mein besonderer Gruß gilt heute einer Pilgergruppe der Roma-Seelsorge in Deutschland. Geht Christus entgegen! Er will bei euch wohnen und eure guten Taten mit seiner Gnade vollenden. Der Friede des auferstandenen Herrn sei mit euch!

Um jovem de nome Azarias foi lançado numa fornalha ardente porque não quis renegar a sua fé. No meio do fogo, pensa na triste sorte do seu povo e por ele oferece a Deus o seu coração contrito, aceitando a humilhação que pesa sobre o seu espírito. Um por todos: como se ofereceu Azarias e sobretudo Jesus Cristo, assim o deve fazer cada cristão. «Quereis oferecer-Vos a Deus - pedia a Virgem Maria aos pastorinhos de Fátima - pela conversão dos pecadores?» A este mundo carecido de Deus comunicai a graça e a paz que o Céu lhe manda através das vossas mãos erguidas em prece. Rezai o terço todos os dias.

Doy mi cordial bienvenida a todos los peregrinos de España y de América Latina, particularmente a los venidos de Torrevieja, Juárez y Panamá ¡Seguid al Señor de todo corazón, buscad su rostro, tal como se ha revelado en el Padre misericordioso al hijo pródigo! ¡Pedidle que no os abandone, ni aleje su miseriocordia de vosotros! ¡Confiad en El! Por su piedad borra nuestros pecados, y nos hace partícipes de su santa gloria.

Saluto in lingua croata:

Srdačno pozdravljam hodočasničku skupinu prijatelja sluge Božjega oca Ante Antića te hodočasničku skupinu iz župa Gorica-Struge i Domanovići.

Predragi, sve vas povjeravam zagovoru Blažene Djevice Marije, kojoj je posvećen mjesec svibanj, te vam udjeljujem apostolski blagoslov.

Hvaljen Isus i Marija!

Traduzione italiana del saluto in lingua croata:

Saluto cordialmente il gruppo di amici del Servo di Dio Padre Ante Antić, come pure il gruppo di pellegrini provenienti dalle Parrocchie di Gorica-Struge e Domanovići.

Carissimi, vi affido tutti all’intercessione della Beata Vergine Maria, alla Quale è dedicato il mese di maggio, e vi imparto la Benedizione Apostolica.

Siano lodati Gesù e Maria!

Saluto in lingua ungherese:

Isten hozott Benneteket, kedves magyar hívek,

akik Budapestrôl érkeztetek! Szeretettel köszöntelek Titeket.

Május a Szûzanya hónapja. Kérjétek imáitokban Égi Édesanyánkat.

Szívbôl adom apostoli áldásomat.

Dicsértessék a Jézus Krisztus!

Traduzione italiana del saluto in lingua ungherese:

Con affetto saluto i fedeli ungheresi venuti da Budapest.

Il mese di maggio è dedicato alla Vergine Maria.

Nelle preghiere affidatevi alla nostra Madre Celeste.

Di cuore imparto a tutti voi la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!

Saluto in lingua slovacca: 

S láskou vítam pútnikov zo Slovenska: z Brodského a z Komárna.

Bratia a sestry, minulú nedeľu sme slávili Svetový deň modlitieb za duchovné povolania. Proste Krista, Dobrého Pastiera, aby posielal mnoho nových pracovníkov do svojej služby.

Zo srdca vám udeľujem Apoštolské požehnanie.

Pochválený buď Ježiš Kristus!

Traduzione italiana del saluto in lingua slovacca:

Con affetto do il benvenuto ai pellegrini dalla Slovacchia provenienti da Brodské e da Komárno.

Fratelli e sorelle, domenica scorsa abbiamo celebrato la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Domandate a Cristo Buon Pastore di mandare numerosi nuovi operai al suo servizio.

Di cuore vi imparto la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!

Saluto in lingua lituana:

Su džiaugsmu sveikinu piligrimus lietuvius!

Šiandienos Giesmė išreiškia gilų tikinčiojo pasitikėjimą savo Dievu. Tegul Viešpats Jumyse nuolat augina troškimą vis artimiau Jį pažinti, kad Jūsų viltis būtų stipri ir atspari. Viešpats telaimina jus visus ir Jūsų artimuosius!

Garbė Jëzui Kristui!

Traduzione italiana del saluto in lingua lituana:

Saluto con gioia i pellegrini lituani!

Il Cantico che oggi è stato proclamato è espressione di fiducia che il credente ripone nel suo Dio. Il Signore faccia sempre crescere in voi il desiderio di conoscerLo da vicino, affinché la vostra speranza sia forte e ben radicata. Il Signore benedica tutti voi e i vostri cari!

Sia lodato Gesù Cristo!

Saluto in lingua polacca:

Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów z Polski i z innych krajów.

Przedmiotem dzisiejszej Katechezy był Kantyk z Księgi proroka Daniela. Jest to świadectwo o tym, jak wielką moc posiada ufna modlitwa i zawierzenie siebie dobremu Bogu.

Miesiąc maj jest w szczególny sposób poświęcony Matce Bożej. W czasie nabożeństw majowych - tzw. "majówek" - wymieniając kolejne wezwania Litanii, uświadamiamy sobie jak wielka jest rola Maryi w historii zbawienia, w życiu Kościoła i każdego z nas. Niech tej modlitwie towarzyszy ufność i zawierzenie, jakiej uczy Księga Daniela. Niech opieka Bogurodzicy towarzyszy wam, waszym rodzinom i bliskim!

Traduzione italiana del saluto in lingua polacca:

Saluto cordialmente i pellegrini dalla Polonia e dagli altri Paesi.

L’oggetto dell’odierna catechesi è il Cantico dal Libro del profeta Daniele. E’ una testimonianza di come sia potente una preghiera fiduciosa e l’affidamento al buon Dio.

Il mese di maggio è in modo particolare dedicato alla Madre di Dio. Durante le celebrazioni mariane, pronunciando le strofe delle Litanie, ci rendiamo conto di come sia grande il ruolo di Maria nella storia della salvezza, nella vita della Chiesa e di ognuno di noi. Questa preghiera sia accompagnata dalla fiducia e dall’affidamento di cui parla il Libro di Daniele. La protezione di Maria accompagni voi, le vostre famiglie e persone care!

Traduzione italiana del saluto in lingua ucraina:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini ucraini. In particolare saluto con affetto il caro Cardinale Marian Jaworski. Saluto i rappresentanti dell’Accademia Internazionale "Colden Fortuna". Carissimi, in questo mese di maggio, dedicato in modo speciale alla Madre del Signore, vi invito a porvi alla scuola della Vergine Santa per imparare ad amare Dio sopra ogni cosa e ad essere sempre pronti a compiere la sua volontà. Di cuore benedivo voi e i vostri cari.

*****

Rivolgo ora un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto con affetto voi, cari fedeli della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, venuti in pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli, accompagnati dal vostro zelante Arcivescovo Mons. Gerardo Pierro. Ricordo con gratitudine la vostra calorosa accoglienza in occasione della mia visita, quattro anni or sono, per inaugurare il Seminario Metropolitano. Carissimi, vi incoraggio a continuare nell’impegno di adesione a Cristo e a testimoniare coraggiosamente il Vangelo in ogni ambito della società. Seguite fedelmente l’esempio della Vergine Maria, che è modello di ogni perfezione cristiana, e che voi venerate particolarmente nel Santuario di S. Maria a Vico.

Saluto inoltre i numerosi aderenti all’Azione Cattolica Ragazzi di Benevento e il "Comitato 8 ottobre" di Milano.

Mi rivolgo, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, esortando tutti ad approfondire la pia pratica del santo Rosario, specialmente in questo mese di maggio dedicato alla Madre di Dio.

Invito voi, cari giovani, a valorizzare questa tradizionale preghiera evangelica, che aiuta a meglio comprendere i momenti centrali della salvezza operata da Cristo. Esorto voi, cari malati, a rivolgervi con fiducia alla Madonna mediante questo pio esercizio, affidando a Lei tutte le vostre necessità. Auguro a voi, cari sposi novelli, di fare del Rosario recitato insieme un momento di intensa vita familiare sotto lo sguardo materno della Vergine Maria.

          



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