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SACRAMENTO DEL BATTESIMO A 42 BAMBINI

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Domenica, 12 gennaio1992

 

«È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini».

1. Abbiamo rivissuto con gioia questa «apparizione» della grazia di Dio celebrando il mistero dell'Incarnazione durante le festività natalizie, che oggi si concludono. Nella festa del Battesimo di Cristo, la Chiesa ci propone, attualizzandolo nella Liturgia, il momento in cui il Padre presenta all'umanità il Figlio sulle rive del Giordano, mentre, in atteggiamento penitenziale, Egli assume su di sé i peccati degli uomini. In tal modo, ancora una volta «appare» nel mondo la grazia di Dio, apportatrice di Salvezza.

Oggi, quella grazia «appare» nuovamente per questi bambini portati al Battesimo e, mediante il sacramento, li unisce come membra vive a Cristo Gesù, li incorpora alla Chiesa, li trasforma in figli di Dio, li arricchisce col dono della fede.

2. Porgo il mio saluto ai papà ed alle mamme di questi piccoli, condividendo con loro la gioia di questo giorno, nel quale i loro figli rinascono a vita nuova nella grazia di Dio. Saluto anche i padrini e le madrine, mentre auspico che, insieme con i genitori, essi siano presenti nel cammino di fede dei nuovi battezzati. È necessario che essi collaborino con parole sapienti e con premurosa cura alla loro crescita, aiutandoli a divenire sempre più consapevoli del tesoro di verità portato da Cristo e ad attuarne le esigenze nella loro condotta.

Riconosciamo i doni della grazia battesimale nelle parole del Vangelo: «Gesù . . . stava in preghiera . . . e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: Tu sei il mio Figlio prediletto».

Oggi, in forza del Battesimo, Dio Padre chiama suoi figli questi piccoli. Anche ad essi, infatti, la vita divina è comunicata realmente, così che anche in loro si manifesta «quale grande amore ci ha dato il Padre, per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente.

Il nostro comune augurio è che la sublime bellezza della partecipazione alla vita divina, oggi attuata in questi piccoli mediante il Battesimo, possa essere difesa ed alimentata in ogni giorno della loro vita.

3. Chiedo, perciò, a tutti voi, genitori e padrini, di raccogliere la raccomandazione insistente che la Chiesa oggi vi fa, invitandovi ad assumere il compito di educatori nella fede di questi vostri figli.

Da voi essi impareranno ad amare Cristo, mentre il vostro esempio conforterà in loro la speranza. Tenete accesa la fiamma della fede, che ad essi vien oggi consegnata nel simbolo del cero, così che nelle prove della vita possano operare sempre secondo la sapienza evangelica, come veri discepoli del Signore, a lode di Dio Padre.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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