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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE GIOVANNI VILLOT

 

Al Nostro Venerabile Fratello
S. Em.za Rev.ma Cardinale Giovanni Villot
Segretario di Stato e Camerlengo. 

Poiché siamo in procinto di partire in aereo per il Messico e faremo durante questo viaggio una breve sosta nelle Antille, dobbiamo provvedere a che, durante la nostra assenza, si provveda agli affari della Sede Apostolica, nel periodo dal 25 gennaio al 1° febbraio. 

Perciò conferiamo in questo periodo di tempo a te, Venerabile Nostro Fratello, che hai la duplice funzione di Cardinale Segretario di Stato e di Camerlengo, tutte le opportune facoltà canoniche per attendere ai doveri di Camerlengo, come lo richiederanno le circostanze. 

Ti deleghiamo personalmente la possibilità di concedere, durante la nostra assenza, se ci fosse la necessità in questo periodo di tempo e “servatis servandis”, tutti gli indulti, le facoltà e le grazie, che noi siamo soliti concedere, e nello stesso tempo la facoltà di provvedere all’amministrazione di una diocesi, se se ne presentasse la necessità, con la nomina di un Amministratore Apostolico. 

Ti preghiamo infine di aiutarci con assidue preghiere mentre stiamo per metterci in un viaggio, dal quale speriamo ardentemente la propagazione della gloria di Dio, l’incremento del culto della Beata Vergine Maria e il più grande giovamento per la Chiesa, in particolare per la Chiesa dell’America Latina. Certi della tua sollecitudine e della tua scrupolosità, impartiamo assai volentieri a te, Venerabile Nostro Fratello, la Benedizione Apostolica, testimonianza della nostra benevolenza.

 

IOANNES PAULUS PP. II



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