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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE GIUSEPPE MARIA SENSI 
PER IL 50° DI SACERDOZIO

 

Al Nostro Venerabile Fratello
CARDINALE GIUSEPPE MARIA SENSI.


Avvicinandosi il 50° del tuo sacerdozio ti inviamo questa lettera per manifestarti la nostra gioia e insieme farti gli auguri con cui vogliamo rallegrarci con te, Venerabile Nostro Fratello, per un avvenimento tanto felice.

Poiché tutti i doni più belli ci vengono dall’altissimo e onnipotente Datore, innanzitutto vogliamo rendergli grazie con te e dire le sue lodi. È lui infatti che “ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà” (Ef 1, 5); che per mezzo dello Spirito Santo ci vivifica; che ci indica la via della salvezza attraverso la Chiesa, rendendoci partecipi della sua vita. E davvero, tutte le volte che ricordiamo i piani imperscrutabili del suo infinito amore, che si realizzano per ciascuno di noi, non possiamo fare a meno di ripetere le bellissime parole del salmo: “Quanti prodigi tu hai fatto, Signore mio Dio, quali disegni in nostro favore: nessuno a te si può paragonare. Se li voglio annunziare e proclamare sono troppi per essere contati” (Sal 40, 6).

Fa’ dunque, Venerabile Nostro Fratello, di celebrare degnamente la paterna benevolenza di Dio con la quale ti ha aiutato a svolgere con zelo il sacro ministero. E infatti dopo essere divenuto Sacerdote e con l’aiuto della grazia divina, ti sei adoperato per assolvere a questo importante compito con tutto l’impegno. Hai prestato un sollecito servizio a questa Sede Apostolica: in alcuni Stati, infatti, insignito della dignità episcopale, rappresentando la persona del Sommo Pontefice per parecchi anni, ti sei adoperato perché i rapporti tra il potere civile e la Sede Apostolica fossero rinsaldati da vincoli di amicizia e si difendesse la libertà dei cristiani residenti in quei luoghi. Sei stato Nunzio Apostolico presso la Repubblica di Costarica, Delegato Apostolico in Palestina, infine Nunzio in Irlanda e Portogallo, dove hai confermato la tua ininterrotta scrupolosità nell’assolvimento dei tuoi compiti anche in situazioni difficili, dimostrando anche la tua grandissima sollecitudine pastorale e la tua insigne virtù. Ora, come membro del Collegio dei Cardinali, collabori con alcuni Dicasteri della Curia Romana in forza della tua saggezza e della tua esperienza. Accogli dunque lieto questi auguri che ti facciamo di tutto cuore. E nell’imminenza della cara e dolce solennità del Natale del Salvatore, preghiamo il Padre del secolo futuro e il Principe della pace (cf. Is 9, 2 e 6) perché si degni, per intercessione della Beatissima Vergine Maria, fulgidissima stella del nostro pontificato, di donarti la ricchezza delle grazie celesti e di conservarti felice e fortunato. Di questi doni infine sia messaggera e fautrice e testimone nel nostro affetto la Benedizione che impartiamo nel Signore a te, Venerabile Nostro Fratello e ai tuoi familiari e amici.

Dal Vaticano, 12 dicembre 1979.

IOANNES PAULUS II



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