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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II 
A ANTOINE PIERRE KHORAICHE 
PATRIARCA MARONITA DI ANTIOCHIA 

 

A sua Beatitudine Antoine Pierre Khoraiche,
Patriarca Maronita d’Antiochia e di tutto l’Oriente.

La visita che effettua in Libano il mio Segretario di Stato, il Cardinale Agostino Casaroli, mi offre l’occasione per rivolgere un saluto cordiale, nella preghiera e nell’affetto, al caro popolo libanese, ed in particolare a Sua Beatitudine, e alla Chiesa Maronita che oggi è in festa per l’elevazione di uno dei suoi figli alla dignità episcopale, con la missione di rappresentante della Santa Sede nelle Antille.

Nella persona del Cardinale Casaroli, vorrei rendermi presente fra tutti i libanesi, avvicinarmi a loro ed esprimere la stima che provo per essi, per il loro spirito ereditato dalle generazioni passate, ricche di civiltà, di umanità e soprattutto di profondo senso religioso.

I libanesi sanno quanto la Santa Sede abbia partecipato alle loro sofferenze e quanto si sia impiegata affinché la serenità e la pace - una pace che rispetta i diritti di tutti - regnino nuovamente sulla loro terra ed in tutta la regione.

Desidero assicurarvi che l’azione della Sede Apostolica per la pace continuerà senza tregua. Allo stesso tempo, rivolgo i miei incoraggiamenti a tutti i figli del Libano perché aprano i loro cuori alla speranza e perché, fiduciosi nell’aiuto di Dio, diano ognuno il proprio contributo alla riconciliazione e alla ricostruzione della loro patria, in collaborazione con le Autorità dello Stato, per preparare un avvenire felice alla Nazione libanese.

Con questi sentimenti, supplico il Signore di benedire il Libano e di accordare a tutti i Libanesi ed ai loro dirigenti la saggezza, la serenità e la pace.

Dal Vaticano, il 28 marzo 1980.

GIOVANNI PAOLO II

 

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