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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE OPILIO ROSSI, INVIATO SPECIALE
A BARI PER IL IX CENTENARIO DELLA
TRASLAZIONE DEL CORPO DI SAN NICOLA
 

Al nostro venerabile fratello
cardinale Opilio Rossi.

Sia con la nostra presenza di persona a Bari, sia da lontano con li scritti abbiamo testimoniato chiaramente in questi ultimi anni non solo l’importanza che san Nicola di Mira e di Bari deve avere nella pietà e nella liturgia sia della Chiesa orientale sia di quella occidentale, ma abbiamo anche manifestato quanto importante giudichiamo il contributo che il suo culto premuroso deve portare alle relazioni ecumeniche tra le stesse comunità cattoliche.

Per questo nei nostri discorsi e nella lettera recentemente inviata abbiamo esaltato i suoi meriti. Ci rallegriamo quindi grandemente che nel prossimo mese di maggio venga concelebrato con eccezionale solennità “l’Anno nicolaiano”, cioè il nono centenario della traslazione del corpo di questo santo vescovo da Mira a Bari. Avendo poi appreso con straordinaria gioia la notizia delle celebrazioni predisposte da quella Chiesa particolare per onorare convenientemente questo anniversario, crediamo che non poco decoro e splendore vi si possa aggiungere, accrescendo cioè la maestà e la dignità di tali celebrazioni con la presenza di qualcuno che, a nome nostro e per nostro incarico, di nuovo esprima la nostra convinzione circa l’importanza di san Nicola e illumini i fedeli sui desiderati aspetti ecumenici.

A te dunque, venerabile fratello nostro, ci rivolgiamo, perché tante volte sei stato fedele interprete delle nostre convinzioni e poiché presiedi la Commissione di Padri Cardinali preposta al santuario di Bari, dal quale incarico hai già appreso compitamente l’importanza di questa solennità e di questa commemorazione. Pertanto con questa nostra lettera e di nostra pronta e decisa volontà ti nominiamo e ti destiniamo come Inviato straordinario, per presiedere nel mese di maggio alle celebrazioni che si terranno a Bari nella pontificia Basilica di San Nicola in suo onore e memoria.

Certamente seguiremo attentamente da lontano tutto questo evento eccezionale: ma tu sarai presente al posto nostro. Confermerai parimenti i religiosi domenicani nella loro opera di fruttuoso apostolato nell’ambito del santuario; saluterai tutti i partecipanti come se parlassi a nome nostro e secondo la nostra convinzione li esorterai sulla via della retta fede e della cura degli studi ecumenici; infine a tutti i fratelli e sorelle presenti darai il conforto della benedizione apostolica, affinché da questa fausta commemorazione ricevano abbondanti frutti spirituali e traggano giovamento per moltissimi anni in futuro.

Dal Palazzo Vaticano, 15 aprile 1987, anno nono del nostro pontificato.

GIOVANNI PAOLO PP. II

 

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