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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
A MONSIGNOR GIOVANNI LOCATELLI IN OCCASIONE
DEL «MEETING PER L’AMICIZIA TRA I POPOLI» DI RIMINI

 

Al venerato fratello
monsignor Giovanni Locatelli
Vescovo di Rimini.

In occasione dello svolgimento a Rimini della nona edizione del “«Meeting» per l’Amicizia tra i Popoli”, desidero esprimere anche quest’anno, per il suo tramite, il mio affettuoso saluto agli organizzatori, ai relatori ed a tutti i partecipanti; e rivolgere in pari tempo l’auspicio di ogni buon esito all’importante incontro che raccoglie numerosi giovani e adulti, desiderosi di andare alla ricerca di Dio e di ciò che significa la promozione dell’uomo.

L’iniziativa infatti vuole consentire ai partecipanti di vivere un’esperienza, durante la quale si possa parlare di Dio e dell’uomo all’uomo, allo scopo di approfondire la conoscenza dell’intrinseca dignità umana e di creare momenti di intesa nell’edificazione di una autentica storia, che sia veramente rispettosa della persona umana.

L’uomo è stato al centro dell’attenzione anche nelle manifestazioni degli scorsi anni. A lui, alla sua storia, alla sua arte, al suo lavoro il “Meeting” ha reso testimonianza sia con mostre e con spettacoli, sia con la presenza di significative personalità, giungendo alla conclusione che per l’incessante e drammatico interrogativo circa l’uomo esiste una pacificante e superiore risposta, che viene dal Redentore dell’uomo.

In effetti, questa manifestazione intende proporre in modo qualificato e rispettoso la parola di credenti, i quali, fedeli al magistero della Chiesa, vogliono comunicare la gioia della scoperta di Cristo presente nella vita di ciascuno e dell’umanità intera.

I partecipanti al “Meeting” sanno che accogliere il Verbo fatto carne con un “fiat” simile a quello della Vergine Maria, significa accettare la responsabilità di essere umili, ma tenaci collaboratori del Signore della vita, che opera per la salvezza del mondo e dell’uomo.

In un certo senso, il tema di quest’anno: “Cercatori di Infinito, costruttori di storia”, raccoglie in un unico itinerario le strade percorse negli incontri precedenti. Tale tema è un invito a volgere l’attenzione al mistero della salvezza, che si manifesta pienamente all’uomo in Cristo, il quale conferma, fortifica e rende vera ogni umana aspettativa.

Di fronte al relativismo filosofico e religioso, che spesso domina la società contemporanea, il Redentore esprime il volto unico ed irripetibile del mistero della salvezza: “Dio nessuno lo ha visto, il Figlio unigenito che è nel seno del Padre ce lo ha rivelato” (Gv 1, 18). “A chi lo ha accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1, 12).

L’uomo è chiamato a vivere nella Chiesa in dialogo costante con Dio infinito, il quale non deve essere avvertito come una realtà astratta e lontana, ma deve essere conosciuto in Cristo come Padre provvido e sempre vicino ai suoi figli.

La certezza che il Signore è intervenuto nella vicenda umana e vi è accanto, sorregga la volontà di ben operare nella costruzione di una storia, in cui traspaia lo splendore delle verità divine.

Elevo la mia preghiera perché ciascuno dei partecipanti al “Meeting” sappia percorrere il cammino della propria vita, guardando a Cristo quale fraterno amico, e cresca nella conoscenza e nella carità di Dio.

A conferma di questi voti e nella fiducia di una generosa corrispondenza, invio di gran cuore a lei, venerato fratello, ed a quanti prendono parte al raduno la mia benedizione, in pegno di abbondanti lumi di scienza e di sapienza.

Da Castel Gandolfo, 18 agosto 1988.

 

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