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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE JOZEF TOMKO PER LA NOMINA
AD INVIATO SPECIALE ALLE CELEBRAZIONI DEL V CENTENARIO
DELL’EVANGELIZZAZIONE DEL CONTINENTE AMERICANO

 

Al Venerabile Fratello Nostro
Jozef S. Em.za Rev.ma Cardinale Tomko
Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli

Col volere di Dio, proprio cinquecento anni fa, Cristoforo Colombo dopo lunga navigazione, giunse a un’isola: nessuno avrebbe potuto presumere ch’egli avesse trovato un nuovo continente. Tuttavia il nostro Previdentissimo Dio, “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità” (1 Tm 2, 4), con mano invisibile lo condusse quale strumento scelto per preparare agli indigeni di quella terra la via alla verità del Vangelo.

Da allora molti seguirono il divino Maestro e Redentore, per portare ricchissimi frutti di pace, di concordia, di giustizia, di pietà, di carità ai fratelli, agli amici, ai compagni.

Inoltre appaiono quali bellissimi fiori e segni certissimi dell’ardore con cui fu compiuta l’evangelizzazione i figli e le figlie di quella terra, che la Madre Chiesa ascrisse al numero dei beati e dei santi.

Un avvenimento tanto gioioso vogliamo dunque ricordarlo anche noi con animo lieto soprattutto insieme a tutti i fedeli del continente americano. Poiché dunque i naviganti “del vecchio mondo” approdarono dapprima nell’isola che tuttora chiamiamo di San Salvador, e anche lì come sembra, iniziarono l’opera di evangelizzazione, riteniamo opportuno rivolgere la nostra particolare attenzione a quell’isola illustre.

Dunque assentendo ai pii desideri e alle richieste del venerabile fratello Laurenzio A. Burke, vescovo di Nassau, inoltre del Primo Ministro della nazione Bahamas, e infine di tutti i fedeli di questa regione, eleggiamo lei, venerabile fratello nostro, ad espletare questo compito e fare lì stesso come si conviene le nostre veci. Perciò con questa lettera la nominiamo nostro Inviato Speciale per le felicissime cerimonie che, in questo stesso mese di ottobre, ricordano il cinquecentesimo anniversario dell’evangelizzazione nell’isola di San Salvador e in tutta la nazione del Bahamas.

Ella dunque, venerabile fratello nostro, facendo le nostre veci, esprimerà a tutti i presenti il nostro saluto, il nostro amore verso di loro, la nostra presenza nello spirito. Esorterà inoltre i vescovi e tutti i sacerdoti, il cui compito è l’opera di evangelizzazione, a “svolgere quest’opera in maniera continuativa, perché “la parola di Dio corra e sia glorificata” (2 Ts 3, 1) e il Regno di Dio sia annunciato e stabilito in tutta quanta la terra” (Ad gentes, 1), affinché si renda sempre più urgente il dovere della nuova evangelizzazione. Infine inciterà i fedeli a offrire un costante e fervido aiuto e un animo docile ai predicatori della fede.

Sappia per certo che noi accompagneremo la sua missione con le nostre preghiere, fiduciosi che il suo incarico avrà ottimo esito per tutti coloro che saranno lì presenti. Di buon grado le imparto dunque dal profondo del cuore la nostra benedizione apostolica, che condividerà con tutti quelli che parteciperanno alle sacre cerimonie e con tutti coloro che, impossibilitati, pur volendo partecipare, non avranno potuto.

Dalla sede Vaticana, il 1° ottobre 1992, quattordicesimo anno del Nostro pontificato.

IOANNES PAULUS PP. II

 

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