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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA CHIESA AUSTRALIANA

19 aprile 1980

 

Cari Cattolici Australiani,
Cari fratelli e sorelle nel nostro Signore Gesù Cristo,

Per la prima volta, la Chiesa Australiana ha organizzato un “Giornata Nazionale di Riflessione sulle Vocazioni”.

Uniti nel Corpo di Cristo e fiduciosi nella sua grazia, vi state impegnando insieme per incrementare la vostra consapevolezza della vostra missione nella Chiesa. In questo modo vi sforzate di creare quel clima favorevole che permette a tutti di partecipare alla missione della Chiesa, di condividere la responsabilità del Vangelo e, in particolare, di prendere a cuore la sfida di fornire e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa.

Concentrando l’attenzione di tutto il popolo di Dio sul significato della missione della Chiesa, dimostrate come sia importante per tutti essere imbevuti degli ideali del Vangelo; come sia necessario per ognuno lavorare con zelo per il Regno di Dio e contribuire all’evangelizzazione del mondo.

Quando questa sana condizione sarà stata stabilita nella Chiesa, quando tutti i fedeli capiranno la loro dignità in Cristo, e quando ognuno si impegnerà nella propria vocazione nella vita cristiana, allora la comunità ecclesiale, e le famiglie che la compongono, saranno effettivamente in grado di incoraggiare e sostenere i giovani nelle loro vocazioni al sacerdozio o alla vita religiosa.

In questo modo, i giovani stessi capiranno con più facilità che all’interno della comunità della Chiesa tutti i membri sono chiamati alla santità e alla condivisione della responsabilità del Vangelo.

Ma capiranno anche che c’è una particolare sfida ed una speciale consacrazione che hanno origine in una chiamata personale ed individuale che viene dal Signore Gesù attraverso il potere dello Spirito.

Questa chiamata porta con sé il potere di essere ascoltati, perché è collegata all’efficacia della passione, morte e resurrezione di Cristo. Ma la risposta alla chiamata di Cristo è collegata anche alla libertà umana e al fervore dell’amore. Per questa ragione la Chiesa è invitata alla preghiera per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa: per chiedere al “padrone della messe che mandi che mandi operai nella sua messe” (Mt 9,38).

E così, il mio appello di oggi è un appello alla preghiera, ad una sincera preghiera, affinché i bisogni della Chiesa siano soddisfatti, in modo che essa possa avere sacerdoti fedeli e religiosi consacrati secondo la volontà di Cristo ed il progetto del suo Padre Eterno.

A tutti i giovani australiani ripeto ora ciò che ho già detto altrove ai giovani: “Prestate ascolto alla chiamata del Signore quando lo sentite dire: “Seguimi!” Cammina lungo le miei vie! Rimani al mio fianco! Rimani nel mio amore!”. Non abbiate paura. È meraviglioso poter comunicare la pace di Cristo, promuovere la sua giustizia, diffondere la sua verità, proclamare e vivere il suo amore.

Se Cristo veramente vi chiama al sacerdozio o alla vita religiosa, non abbiate paura di dire “Sì”. Non abbiate paura di un unico e permanente impegno con Cristo. Non esitate ad aver fiducia nella sua forza, a credere che il suo amore vi sosterrà per sempre nel servizio ai vostri fratelli.

Ricordate che il potere del Mistero Pasquale di Cristo supplirà alle vostre debolezze e colmerà i vostri cuori di gioia. E la Madre di Cristo non vi abbandonerà mai.

Cari giovani: questo è un momento speciale per voi e per tutta la comunità Cristiana. È un momento di impegno e responsabilità, un momento di generosità e gioia! Aprite i vostri cuori alla chiamata di Cristo e mia: Venite, seguitemi!

Possa tutta la Chiesa Australiana essere colmata di un rinnovato senso della missione, e di nuovo vigore e nuova forza: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 



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