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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AL XVII CONGRESSO MONDIALE
«APOSTOLATUS MARIS»

Mercoledì, 27 ottobre 1982

Cari fratelli e sorelle in Cristo.

1. È per me una grande gioia essere con voi oggi, in occasione del Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare. Il vostro raduno dà testimonianza della profonda sollecitudine pastorale che la Chiesa nutre per i lavoratori del mare e per le loro famiglie. Mi rallegro per il tema che avete scelto per il vostro Congresso e cioè quell’importantissimo momento dell’intero processo di evangelizzazione che è noto come “catechesi”; e, in particolare, per il fatto che avete focalizzato la vostra attenzione sulla catechesi dei marittimi nell’ambito del duplice contesto della loro vita marittima e della loro vita familiare.

2. La Chiesa desidera condurre tutti i battezzati ad una più piena e sistematica conoscenza della persona e del messaggio di Gesù Cristo. Nell’adempimento di questa missione rivolta ai marittimi, voi affrontate un compito altamente esigente e difficile. Voi vi occupate di persone che vivono in un ambito molto vasto. Essi affrontano problemi dolorosi, come la separazione dalla famiglia e dagli amici, sperimentano la solitudine e l’isolamento che ne derivano: per lunghi periodi di tempo essi vivono e lavorano a grande distanza da una parrocchia. Il mondo dei marittimi è divenuto realmente un mondo missionario.

Ricordatevi che non siete soli in questo compito tanto grande. L’intera Chiesa è unita a voi nella sollecitudine e nella preghiera. Inoltre, la responsabilità per la catechesi è affidata all’intero Popolo di Dio, che collabora in armonia con la gerarchia e a seconda dei diversi ruoli e carismi di ciascuno. Per questa ragione, sono molto lieto di vedere dinnanzi a me oggi uomini e donne di tutto il mondo, Vescovi e sacerdoti, religiosi e laici, che insieme collaborano alla stessa importante opera in nome di Cristo e per la diffusione del Vangelo.

3. Le Chiese locali hanno un ruolo speciale da giocare nella cura pastorale dei marittimi e di altri gruppi di emigranti. A questo proposito, sono lieto di vedere come alcune Conferenze Episcopali e Vescovi locali, così come alcuni Istituti di religiosi e religiose, hanno intrapreso speciali iniziative per incontrare i nuovi ed urgenti bisogni del nostro tempo. La responsabilità per la catechesi è affidata anche agli stessi marittimi credenti che, in ragione del loro Battesimo, hanno il privilegio e il dovere di condurre i loro fratelli e sorelle ad una più profonda conoscenza di Cristo e ad una più stretta intimità con lui. Grande aiuto è fornito loro dai centri d’accoglienza dei marittimi chiamati “Stella Maris” e dalla formazione di comunità che in modo particolare sono adeguate alla mobilità del mondo dei marittimi.

Esaminando i problemi e gli ostacoli, e studiando più chiaramente le risorse e i mezzi disponibili per questo lavoro tanto vitale nella Chiesa, siate ricolmi di un coraggio e di uno zelo rinnovati. Lo Spirito di Verità e di Amore illumini le vostre menti e i vostri cuori e vi infonda una costante speranza. A tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri amici, ai vostri collaboratori nei diversi paesi, e specialmente agli uomini e alle donne che lavorano sui mari e gli oceani del mondo e che in Cristo sono una cosa sola con noi, imparto la mia apostolica benedizione.

 

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