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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEGLI «ATTI»
DEL COLLOQUIO SULLE COMUNI RADICI CRISTIANE DELL'EUROPA

Sabato, 19 febbraio 1983

 

La mia vuole essere soprattutto una parola di ringraziamento per l’iniziativa di questo simposio organizzato nel 1981 da due università: una romana e una polacca; due università cattoliche, quella del Laterano e quella di Lublino. Organizzato con la partecipazione di molte persone, con molti relatori, con molti partecipanti e di un interesse speciale poiché si trattava delle comuni radici cristiane dell’Europa.

Voglio ringraziarvi per la continuazione di quell’opera, per la sua pubblicazione, appunto, degli atti di questo colloquio. Voglio inoltre ringraziare per tutto ciò che entra nella linea di attuazione delle idee che vi si trovano dentro: i libri di oggi sono i fatti di domani, ma speriamo più modestamente che i libri di oggi, le idee di oggi, possano entrare in una certa misura nella realtà del mondo europeo di domani.

Questo mondo come è, come deve essere, come lo vogliamo, come speriamo che sia, come ce lo auguriamo, come lo vediamo secondo il punto di partenza, secondo le sue radici. E poi come ce lo auguriamo, secondo le stesse radici, perché queste radici sono anche i princìpi, sono le verità, sono i valori di cui l’uomo contemporaneo, il mondo contemporaneo, l’Europa contemporanea di manifestano sempre più bisognosi.

Ringrazio ancora una volta per quest’opera tutti coloro che hanno partecipato in qualsiasi forma a preparare il convegno e poi a preparare la pubblicazione degli atti.

 

© Copyright 1983 - Libreria Editrice Vaticana

 


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