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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI RAPPRESENTANTI DELL’UNIONE MONDIALE
DEGLI INSEGNANTI CATTOLICI

Lunedì, 7 aprile 1986

 

Signore e signori.

Sono felice di salutarvi in qualità di nuovi responsabili e membri del Consiglio generale dell’Unione mondiale degli Insegnanti Cattolici, eletti al Congresso di Toronto e radunati per la loro riunione a Roma, presso il centro della Chiesa universale.

Voi rappresentate paesi, continenti e soprattutto universi culturali molto vari, dove i problemi dell’istruzione e dell’educazione si pongono in modo diverso, sia nelle scuole professionali e private sia nelle scuole statali. Ma i principi di dottrina cattolica che devono promuovere l’Unione mondiale e le molteplici associazioni nazionali d’insegnanti cattolici sono gli stessi. L’iniziazione dei giovani all’istruzione, alla cultura, la preparazione al loro avvenire professionale, il prendersi carico di coloro che conoscono difficoltà di adattamento; soprattutto la formazione morale e spirituale dell’insieme dei giovani, costituisce un cantiere immenso, la cui posta in gioco è capitale per la società di domani e per la Chiesa.

Ovunque gli insegnamenti cattolici devono prendere parte attiva, nel rispetto degli altri professori e dei giovani, per portare personalmente ai loro alunni la loro competenza e la loro abilità educativa, con la testimonianza della loro fede, contribuendo a creare nelle loro case d’educazione un clima che dà ai giovani il senso e il gusto di una via diritta, pura, generosa, radicata nella fede e nella preghiera.

Gli insegnamenti cattolici devono anche promuovere la libertà d’insegnamento perché i genitori abbiano la possibilità di scegliere la scuola e il tipo di educazione corrispondente alle loro convinzioni; dal canto loro gli istituti cattolici devono essere all’altezza del loro progetto educativo, compreso nella proposta di una catechesi valida, come dicevo il 5 novembre scorso all’Ufficio internazionale dell’insegnamento cattolico (OIEC). Così portate un servizio apprezzabile alle famiglie e alle Chiese locali.

Spetta al vostro Consiglio incoraggiare i compiti che abbiamo appena ricordato, nelle diverse associazioni locali, stimolare gli scambi, armonizzare gli impegni comuni per assicurare una presenza efficace presso le organizzazioni internazionali cattoliche votate all’istruzione e alla cultura, così come alla collaborazione con le Organizzazioni internazionali cattoliche e gli organismi della Santa Sede che promuovono l’educazione cristiana.

Mi sono limitato oggi ad evocare la missione degli insegnanti cattolici oggetto sul quale la Santa Sede ha spesso occasione di esprimersi per darvi i miei vivi incoraggiamenti. Imploro sui vostri lavori l’aiuto dello Spirito Santo, l’intercessione della Nostra Signora della Saggezza. Auguro a voi e alle vostre famiglie, la pace e la gioia del Cristo risuscitato. Di cuore vi benedico e benedico coloro che operano con voi nel seno dell’UMEC per il servizio educativo della gioventù.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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