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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI GRUPPI ASPI, ACLI, MCL

Domenica, 7 dicembre 1986

 

Noi vediamo dalla lettura degli Atti degli apostoli che nei primi tempi della Chiesa i discepoli di Cristo avevano in comune i loro beni. C’era insomma una specie di comunismo dei beni materiali. Fu però una situazione transitoria anche se possedere dei beni in comune resta sempre una caratteristica delle comunità cristiane: ma non si tratta in genere di beni materiali (anche se a volte questo tipo di comunione di beni permane, per esempio nella vita monastica), e infatti ciò non avviene nella vita delle famiglie, per esempio. C’è però una cosa che abbiamo sempre in comune e ciò anzi distingue una comunità cristiana: è la fede e la responsabilità che deriva da questa fede. È questo che ci unisce ed è questo che dobbiamo avere in comune perché ci caratterizza come comunità cristiana. E qui, in questa stanza, ci sono appunto i rappresentanti di questa realtà, un gruppo di persone che possiedono in comune la fede e la responsabilità che deriva da questa fede. È questo che caratterizza ciascuno di voi e i vostri diversi gruppi. È una responsabilità per così dire differenziata: una responsabilità per i sacerdoti, una per i vescovi, e anche per il Papa, per i padri di famiglia, per gli intellettuali, per i professionisti, per la gente dei campi . . . Sì, una responsabilità diversificata.

Ho voluto fare una piccola esegesi di quanto leggiamo negli Atti degli apostoli per applicare quelle parole alla realtà d’oggi e in particolare a questa parrocchia di Santa Maria Regina dei martiri, che è la realtà in cui vivete. Vi auguro di poter costruire questo tipo di comunità e di riuscire a distinguervi per il vostro senso di responsabilità nella fede. Si tratta infatti di una responsabilità non solo individuale, ma, appunto, di una responsabilità comunitaria, necessaria per costruire la comunità della parrocchia e la comunità della Chiesa. E questo non è soltanto proprio della primitiva comunità cristiana di cui leggiamo negli Atti, ma e proprio della Chiesa di Cristo in ogni tempo. Infatti, se guardiamo al Concilio Vaticano II troviamo gli stessi orientamenti, e a questo proposito vi esorto ad approfondire i documenti del Concilio Vaticano II perché ciò è indispensabile per essere cristiani più consapevoli e responsabili. Vi benedico tutti.

 

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