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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN INDIA

DISCORSO

DI GIOVANNI PAOLO II
DURANTE LA VISITA NELLA CATTEDRALE METROPOLITANA
DEL SANTO NOME DI GESÙ A BOMBAY

Bombay (India) - Domenica, 9 febbraio 1986

 

Caro arcivescovo Pimenta,
cari fratelli e sorelle in Cristo.

Come il mio predecessore Paolo VI sono venuto da pellegrino alla cattedrale del Santo Nome di Bombay. Sono particolarmente lieto che la mia visita abbia luogo in occasione del centenario dell’arcidiocesi. Il titolo della vostra Cattedrale esprime la vostra venerazione e il vostro amore per il nome del Signore Gesù, “il nome che è al di sopra di ogni altro nome” (Fil 2, 9). San Giovanni ci dice che il suo proposito nello scrivere il Vangelo era “che voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome” (Gv 20, 31). E san Pietro, pieno di Spirito Santo, proclamò: “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati” (At 4, 12).

Nel nome di Gesù si trovano grazia e salvezza, pace e consolazione, gioia e speranza per tutto il mondo. Benedetti sono coloro che hanno riconosciuto Gesù come loro Signore e Salvatore. Possa ogni nostra azione dare gloria e lode al suo santo nome.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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