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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ALLIEVI VOLONTARI DELLA SCUOLA ANTINCENDI

Venerdì, 21 marzo 1986

 

Carissimi giovani del 104° Corso allievi volontari ausiliari.

Sono lieto di accogliervi e di salutarvi in questa speciale udienza. Per gli allievi della Scuola Antincendi di Roma la visita al Vicario di Cristo fa parte, ormai, della tradizione, e io vi sono grato per questa cospicua e cordiale presenza. Siate i benvenuti. Insieme con voi saluto i vostri superiori qui presenti, in particolare il signor comandante, gli istruttori e il vostro cappellano.

Il periodo di addestramento che ora concludete è stato certamente un interessante capitolo della formazione della vostra esperienza giovanile per l’impegno e la disciplina che vi sono stati richiesti. Probabilmente non mancarono, in questa circostanza, esperienze di rischio e di coraggio, come si addice, del resto a persone che vogliono allenarsi per mettere la loro vita al servizio del bene pubblico, pronti per qualsiasi emergenza o pericolo. Mi compiaccio con voi per questa generosa disponibilità. Voi riconoscete che, accettare una severa disciplina per prepararsi a un servizio, è un fatto importante nella vita e nella formazione del proprio carattere. Sappiate ora far tesoro delle nozioni apprese e delle qualità professionali, che avete potuto acquisire durante il corso; esse costituiscono come una garanzia per il servizio che vi sarà richiesto; ma continuate soprattutto a formare in voi una personalità forte, ricca e consistente, libera e responsabile, sensibile ai valori più alti, tale da consentirvi di affrontare con generosa dedizione le fatiche di ogni giorno; impegnatevi a testimoniare sempre la superiorità del dare e del servire rispetto all’istintiva inclinazione ad esigere.

Siate perseveranti nelle difficoltà, e qualora si presentassero circostanze che richiedono eccezionali doti di coraggio per il bene comune, sappiate mettere al centro della vostra valutazione morale quello spirito di servizio all’uomo per il quale avete, in qualche modo, consacrato la vostra professione e la vostra vita.

Io chiedo a Dio la sua protezione per voi in ogni vostra futura impresa, mentre affido alla materna protezione della Vergine Maria il lavoro che compirete a bene del prossimo. Vegli sempre su di voi, specialmente nei momenti di pericolo, la materna tutela della Madre di Dio, e allieti ogni vostra azione con il conforto di positivi e validi risultati. Per questo ben volentieri imparto a tutti voi, alle vostre famiglie e alle persone che vi sono care la mia benedizione apostolica.

 

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