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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ADERENTI ALL
’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CONVEGNI DI CULTURA «VENERABILE MARIA CRISTINA»

Venerdì, 30 maggio 1986

 

1. Sono lieto di incontrarmi con voi, gentili aderenti all’Associazione Nazionale Convegni di Cultura “Venerabile Maria Cristina”, convocate in Congresso a Roma per ricordare la ricorrenza del 150° anniversario della morte della vostra patrona, Maria Cristina di Savoia, e per prepararvi alla celebrazione del 50° di fondazione del vostro Sodalizio. Vi ringrazio per questa visita e vi esprimo il mio compiacimento per le nobili intenzioni che ispirano i vostri “Convegni” culturali e sociali.

Con questo incontro romano voi intendete fare un bilancio consuntivo dell’attività svolta in questi cinquant’anni e, in pari tempo, segnare le linee direttive che dovranno guidare gli impegni futuri, in questo importante periodo della vita culturale, sociale e religiosa d’Italia, ricca di tanti fermenti che fanno bene sperare, ma anche bisognosa di un forte e chiaro orientamento cristiano che illumini e sostenga le persone desiderose di intraprendere un cammino di autentica fede. A questo proposito, gli incontri romani vi saranno molto utili per incrementare le vostre attività intese ad assistere e incoraggiare, come prevedono gli Statuti, le aderenti e tutte le persone simpatizzanti mediante la programmazione di qualificati corsi di studio, di conferenze e di dibattiti. Ciò varrà a promuovere una migliore preparazione all’evangelizzazione degli ambienti in cui ciascuna di voi vive e lavora o viene a trovarsi per qualsiasi motivo.

2. So che negli ultimi cicli di studio avete approfondito le Costituzioni conciliari Lumen Gentium, Dei Verbum, Gaudium et Spes, e che ora vi proponete di studiare il decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio. Mi è caro manifestarvi il mio apprezzamento per questa lodevole attività culturale che vi qualifica tra le Associazioni operanti nell’ambito della Chiesa. Confido che su questa strada di studio e di approfondimento voi giungiate a gustare “la profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio” (Rm 11, 33) e a “crescere nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo” (2 Pt 3, 18).

Nei vostri “Convegni” voi avete appreso che la nostra religione consiste anzitutto nel docile ascolto e nell’accoglimento operoso della parola di Dio, che illumina, sostiene, conforta e salva. Ma voi sapete pure che solo il magistero della Chiesa interpreta e trasmette autenticamente tale Parola. Per questo è indispensabile la conoscenza dei documenti della Chiesa, grazie ai quali vi è dato di attingere la piena verità della dottrina della fede.

3. I vostri studi e le vostre ricerche vi facciano sentire sempre più viva e palpitante la comunione con Gesù e l’ansia di farlo conoscere e amare nel mondo di oggi, soprattutto tra coloro che, per ignoranza, vivono nell’indifferenza religiosa. Vi auguro, con le parole di san Paolo apostolo, che “Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori” (Ef 3, 17). Vi abiti, care sorelle, oggi, domani e sempre!

Con la mia benedizione.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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