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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN AUSTRALIA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA RADIOFONICA 
«KATHERINE SCHOOL OF THE AIR»

Melbourne (Australia), 29 novembre 1986

 

(Durante il trasferimento aereo da Melbourne a Darwin il Papa viene “simpaticamente” intervistato via radiotelefono dagli allievi della Scuola Radiofonica “Katherine School of the Air”. 4 domande poste dai giovani e concluse con il convenzionale “passo”, hanno avuto le risposte del Papa sulla prima comunione, sulla situazione dei bambini più poveri nel mondo, sull’“essere Papa” e su quale sia la migliore preghiera per i bambini, tramite la radio di bordo dell’aereoplano

).

Buon giorno, bambini. Sto volando sopra di voi diretto a Darwin. Sono felice di parlare a voi e a tutti i giovani dell’interno. Siete tutti nel mio cuore.

Un bimbo ai 8 anni ha chiesto: Presto farò la mia prima santa Comunione, Santo Padre, potrebbe per favore suggerirmi cosa potrei dire o chiedere a Gesù in quel giorno?

Nel giorno della vostra prima santa Comunione, suggerisco che parliate a Gesù come al vostro migliore amico, poiché questo è ciò che egli è realmente. Egli è il più grande amico che mai avrete, e desidera essere il vostro compagno particolare per ogni giorno della vostra vita. Così parlategli come a un amico che conosce il vostro nome e vi ama teneramente. Ditegli i vostri segreti. Ditegli le vostre gioie e le cose che vi rattristano. Ditegli delle persone che amate, in particolare dei vostri genitori, fratelli e sorelle. Chiedetegli di benedire le vostre famiglie e tutte le famiglie del mondo. Soprattutto ditegli quanto lo amate. Parlando del giorno della sua prima Comunione, santa Teresa del Bambin Gesù disse che si era sentita amata da Gesù. Fu allora che disse a Gesù: “Vi amo, mi do a voi per sempre” (Storia di un’anima, cap. 4). Anche voi potete dire questo a Gesù.

Angus Elliot, di 10 anni, ha poi domandato: Santo Padre, lei conosce molti bambini nel mondo. Per quali di loro vorrebbe che pregassimo oggi?

Tutti i bambini sono speciali per me perché tutti i bambini sono speciali per Gesù. Gesù disse ai suoi discepoli: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio” (Lc 18,16). Gesù accoglie tutti i bambini nel suo regno. Tuttavia egli ha una particolare sollecitudine per i bambini che soffrono e che sono soli, perché più facilmente essi potrebbero scoraggiarsi e rattristarsi, e forse dimenticare l’amore di Dio. Così suggerirei che, quando pregate per gli altri, preghiate specialmente per i bambini che sono soli e sofferenti.

Rebecca Underwood, di 9 anni, ha posto questa domanda: Santo Padre, vorrei sapere qual è la cosa più difficile nell’essere Papa?

La cosa più difficile nell’essere Papa è vedere che molte persone non accettano l’amore di Gesù, non sanno chi egli realmente sia e quanto egli le ami. Gesù venne nel mondo e offrì la sua vita sulla croce perché voleva che ognuno fosso felice con lui per sempre in cielo. Egli è il Salvatore di ognuno in tutto il mondo. Ma egli non costringe le persone ad accettare il suo amore. Lo offre loro e le lascia libere di dire sì oppure no. Mi riempie di gioia vedere quante persone conoscono e amano nostro Signore, quanti dicono sì a lui. Ma mi rattrista vedere che alcune persone dicono no. Questa è la cosa più difficile.

Jacky Doyle: Santo Padre, può dirmi per favore qual è la migliore preghiera che i bambini possono recitare?

Ricordate che gli apostoli chiesero a Gesù di insegnar loro a pregare? E lui disse loro di pregare il “Padre nostro”, la preghiera che sono certo recitate già ogni giorno. Questa è la più bella preghiera che i bambini possano recitare; è la preghiera più bella che ognuno di noi può recitare. E ricordate quando dite questa preghiera che Dio è veramente il vostro Padre amorevole. Egli conosce ogni persona per nome e vuole essere felice con lei per sempre. Così ora invito tutti voi che state ascoltando a unirvi a me nel recitare insieme questa preghiera: Padre Nostro . . .

 

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