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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI FEDELI DELLA PARROCCHIA DI BARILE (POTENZA)

Sala del Concistoro - Sabato, 27 giugno 1987

 

Carissimi fedeli della parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Barile, a voi il mio saluto cordiale. Sono lieto di accogliervi in speciale Udienza e di rivolgervi una particolare parola di affetto e di esortazione. Saluto il vostro Vescovo, Monsignor Vincenzo Cozzi, che vi accompagna e, con lui, saluto pure il vostro zelante parroco Monsignor Domenico Telesca, con le Autorità e Personalità lucane presenti.

Mi compiaccio per le motivazioni spirituali del vostro pellegrinaggio a Roma e vi incoraggio nel vostro proposito di essere una comunità impegnata a crescere nella fede, nella carità e nell’ascolto della Parola di Dio attorno all’Eucaristia. Siate una comunità viva, nella quale ciascuno si sente responsabile davanti a Dio dei propri fratelli, specialmente di quelli lontani. Siate una comunità non ripiegata su se stessa, ma dinamicamente protesa all’annuncio missionario del Vangelo. La secolarizzazione ha creato, anche nelle terre di antica tradizione cristiana, spazi sociali di dimensioni impensate in cui occorre recare la prima evangelizzazione. Gesù Cristo s’affida a ciascuno di voi per portare a quanti ancora non lo conoscono o lo conoscono male la parola che li può salvare. Valga questa sosta presso il sepolcro di Pietro e di Paolo a confermarvi nella volontà di essere coraggiosi testimoni di Cristo nel mondo contemporaneo.

So che con questo pellegrinaggio avete anche voluto recarvi in preghiera al Santuario del Divino Amore, in occasione dell’Anno Mariano. La Madonna accompagni sempre i vostri passi e vi porti a Gesù, via, verità e vita.

A tutti voi qui presenti e a tutti gli abitanti del vostro paese la mia Benedizione.

 

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