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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN NORVEGIA, ISLANDA,
FINLANDIA, DANIMARCA E SVEZIA

CERIMONIA DI CONGEDO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Aeroporto Reykjavik-Keflavik (Islanda)
Domenica, 4 giugno 1989

 

Cari amici.

1. Mentre mi accingo a lasciare l’Islanda, desidero esprimere ancora una volta la mia gratitudine per la deliziosa ospitalità che mi avete offerto. Sono particolarmente grato a sua eccellenza il Presidente, al primo ministro ed alle altre autorità civili per tutto il loro aiuto che ha reso possibile questa visita. È mia fervente preghiera che questa visita pastorale possa servire come stimolo per un rinnovato vigore spirituale per il popolo d’Islanda.

2. Durante il mio soggiorno, ho reso testimonianza al messaggio dell’amore di Dio, rivelato in Gesù Cristo. Ho cercato di confermare i miei fratelli e sorelle cattolici nella fede, ed ho innalzato il mio cuore in preghiera insieme con molti altri che credono in Cristo. In tutto ciò che è stato detto e fatto, ho ricordato i valori evangelici che i cristiani hanno in comune e offrono al genere umano. Siamo fermamente convinti che questi valori sono un segnale di speranza per un mondo che sempre di più desidera conoscere la vera pace e un’autentica realizzazione umana.

Radicati nel messaggio del Vangelo, i valori formano parte integrante della cultura e dell’eredità spirituale dell’Islanda. Attraverso la vostra storia, voi siete cresciuti come popolo nell’unità mediante la vostra comune fiducia nella dignità di ogni persona umana, nel rispetto che è dovuto alla vita umana, e nella nobiltà dell’animo umano nella sua ricerca della pace. Parimenti, voi avete cercato di promuovere quei valori all’interno del circolo familiare, tra i giovani e nella vita civile. La moderna Repubblica di Islanda è fondata su quei valori, e il vostro continuo benessere come società dipende da quanto essi continueranno ad offrirvi ispirazione per il futuro.

3. Cari amici; lasciando l’Islanda, sono grato per gli innumerevoli modi in cui io stesso ho sperimentato le ricchezze spirituali dell’Islanda. La profonda fede e l’amore pronto dei miei fratelli e sorelle cattolici mi fanno sentire come a casa tra i membri della famiglia di Dio (cf. Ef 2, 19). La calorosa accoglienza che ho ricevuto dai miei fratelli e sorelle luterani a Thingvellir mi è servita per ricordare non soltanto la grande eredità comune che continuiamo a condividere come cristiani, ma anche il potere dello Spirito Santo, che ora più che mai ci spinge ad una unità più profonda nella comunione della fede e dell’amore. Da tutto il popolo d’Islanda, da coloro che credono e da coloro che si dichiarano non credenti, ho avuto rispetto e accoglienza che dimostrano una ospitalità che viene dal cuore.

4. Ringrazio Dio per tutto ciò che ho ricevuto da voi, e prego che il messaggio che ho portato possa aiutare voi tutti a scoprire una maggiore felicità, pace e appagamento. Le molte benedizioni che Dio ha dato all’Islanda nel passato sono una garanzia per il futuro benessere del vostro Paese e del suo popolo. In lui che è l’artefice della pace e la fonte di ogni bene, possiate arrivare ad una più chiara comprensione di voi stessi, della vostra Nazione, e della chiamata che avete ricevuto all’interno della più ampia comunità delle nazioni. Mentre lavorate per la pace nei vostri cuori, nelle vostre famiglie e nelle vostre Chiese e comunità, possiate continuare a conoscere la costante forza e l’alta visione che solo la fede può dare.

Dio benedica l’Islanda e tutto il suo popolo!

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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