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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN NORVEGIA, ISLANDA,
FINLANDIA, DANIMARCA E SVEZIA

CERIMONIA DI BENVENUTO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Aeroporto militare di Copenhagen-Vaelrose (Danimarca)
Martedì, 6 giugno 1989

 

Signor primo ministro,
spettabili membri del governo,
amato popolo di Danimarca.

1. È con molto piacere che saluto voi e tutto il popolo di Danimarca. La mia visita nel vostro Paese esprime la stima che nutro per il regno di Danimarca e per tutto il suo popolo. In tutta la sua storia, la Danimarca ha sempre goduto del rispetto dei paesi confinanti e non solo per il coraggio dei guerrieri, ma anche, ed è un motivo più importante, per gli elevati ideali che hanno favorito la sua crescita come Nazione. Oggi, questi ideali continuano a trovare espressione in una fervida vita culturale ed intellettuale. Essi garantiscono il sostegno ad una vita civica e sociale, e trovano una profonda fonte di ispirazione e di rinnovamento nella fede religiosa di tantissimi uomini e donne che operano fra di voi. All’interno della comunità internazionale, la Danimarca è stata a lungo stimata perché quegli ideali hanno trovato espressione nella generosità e nella solidarietà che caratterizzano il vostro rapporto con le nazioni del mondo che sono in via di sviluppo.

A causa dell’antica forza di coesione interna alla Nazione, i Danesi non sono peraltro mai stati isolati dal concesso delle nazioni. Per più di mille anni la Danimarca ha costituito un punto di unione geografica fra i popoli nordici ed il resto d’Europa. Il suo notevole contributo alla scienza, alle arti e alla letteratura è stato fonte d’arricchimento per il mondo intero. Quest’eredità è al tempo stesso motivo d’orgoglio e stimolo per un’ulteriore azione in questo senso.

Per questi motivi sono lieto, oggi, di avere l’opportunità di mettere piede in terra danese. Desidero esprimere la mia gratitudine alla regina Margrethe, a lei, signor primo ministro, e a tutte le autorità civili e religiose che hanno contribuito a rendere possibile questa visita.

2. Sono giunto in Danimarca come Vescovo di Roma, come ministro del Vangelo di Gesù Cristo, e come uomo impegnato, come voi nella ricerca di un’autentica pace per il mondo. Il mio viaggio mi conduce dai cattolici di Danimarca, miei fratelli e sorelle in Cristo. In accordo con il ministero ricevuto sono venuto a pregare con loro, a celebrare con loro i sacramenti ed a incrementare i legami di comunione ecclesiale che li uniscono alla Chiesa cattolica diffusa su tutta la terra. È mia speranza che questa visita del successore di Pietro servirà a confermarli nella fede che hanno ricevuto, così che possano giungere ad una più profonda conoscenza di Cristo Gesù e del potere della sua Risurrezione (cf. Fil 3, 10).

Sono venuto anche con l’intenzione di incontrare i Vescovi e il popolo della Chiesa luterana di Danimarca, così come i rappresentanti delle diverse comunità ecclesiali presenti in Danimarca. Mi è caro questo aspetto ecumenico della mia visita. Ai nostri giorni, i cristiani stanno tentando in tutto il mondo di superare le divisioni e i disaccordi che a lungo li hanno separati. In conformità col volere di Cristo, che pregò affinché i suoi seguaci fossero una sola cosa (cf. Gv 17, 21) noi cerchiamo la grazia della riconciliazione ed un rinnovato impegno nel portare al mondo il messaggio di speranza racchiuso nel Vangelo. Sono grato per questo momento privilegiato, e prego affinché la mia presenza, ed il Vangelo che io predico, possano incoraggiare tutti i cristiani ad amare più profondamente il dono di fede che abbiamo ricevuto.

3. La fede cristiana al giorno d’oggi continua ad essere ispirazione e sostegno per il popolo di Danimarca così come è stato per mille anni. Lo stesso simbolo della vostra esistenza di popolo, il “Dannebrog”, è contraddistinto dal segno della Croce. Sotto questo simbolo la Danimarca è cresciuta forte nella sua identità di Nazione ed il suo popolo ha prosperato. Ai giorni nostri, la cooperazione e il reciproco sostegno fra le nazioni sono diventate la nostra unica speranza per il raggiungimento della pace e di una giusta ripartizione dei beni della terra. Anche in questo la Danimarca ha dimostrato una generosa solidarietà in accordo alle sue migliori tradizioni. Nella comunità internazionale, il vostro Paese è conosciuto per la sollecitudine nella salvaguardia e nel progresso dei diritti umani. La vostra ospitalità ai rifugiati ed agli stranieri fa a gara con il vostro sostegno alle nazioni del Terzo Mondo in via di sviluppo.

Questi generosi contributi allo sviluppo dei popoli ed al loro progresso sociale, sono espressione di valori profondamente radicati nell’animo del popolo danese. Possiate essere sempre fedeli a questi valori, facendone tesoro come parte delle più grandi ricchezze del vostro Paese e tramandandole ai vostri figli. La nostra epoca ha bisogno di essere sfidata da quest’esempio. Essa aspira ad una testimonianza di autentica generosità e di sacrificio personale per il bene degli altri. In un tempo in cui molti sono tentati di vivere alla giornata e di sfruttare in maniera egoistica le risorse che la natura ha messo a disposizione di tutti, la Danimarca può alzare la voce in difesa di tutti coloro che quella voce non hanno: i poveri, coloro che non godono di privilegi e coloro che non sono ancora nati. Nel comportarsi così, sarà fedele al “Dannebrog”, fedele alla sua reale identità.

Cari amici: ogni giorno che passa, un nuovo mondo sta lottando per nascere. L’umanità è in bilico fra un futuro di speranze e promesse e un futuro di violenza e povertà. Ciascuno di noi, nelle nostre famiglie e comunità, nelle nostre Chiese e nei nostri governi, deve dare il suo contributo alla nascita di questo mondo nuovo. Vi sono grato per tutto quello che avete fatto, per tutto quello che state facendo per permettere il sorgere di un’era di comprensione e cooperazione fra i popoli, un impegno per il benessere di tutti, specialmente di quelli che hanno più bisogno del vostro aiuto. Il vostro impegno nel raggiungere questi nobili mete avrà sempre il mio appoggio e la mia gratitudine. In questo senso sono molto lieto di ricordare l’inizio dei rapporti diplomatici tra Danimarca e Santa Sede. È mia speranza che questi rapporti serviranno alla causa di una crescente comprensione fra i popoli e contribuiranno alla crescita di quella pace che noi tutti desideriamo. Dio vi benedica tutti! Possa egli benedire la Danimarca e tutto il suo popolo!

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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