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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN NORVEGIA, ISLANDA,
FINLANDIA, DANIMARCA E SVEZIA

INCONTRO DI GIOVANNI PAOLO II
CON GLI IMMIGRATI POLACCHI
NELLA NUNZIATURA APOSTOLICA

Copenhagen (Danimarca) - Martedì, 6 giugno 1989

 

Vi ringrazio molto della visita. Ho già incontrato tanti emigrati polacchi in Danimarca, durante la Messa a Aasebakken. Devo dire che hanno fatto sentire alte le loro voci per non passare inosservati, per farsi riconoscere da me. Non è difficile riconoscervi. Vi ringrazio molto per questa visita. Saluto tutti quelli che sono venuti qui e quanti vivono in Danimarca.

Probabilmente domani ci sarà un’altra occasione per un simile incontro, in un altro luogo del Paese; del resto i Polacchi, già alcune generazioni fa sono venuti qui come emigrati, agli inizi in cerca di lavoro, nei tempi più remoti e ultimamente per altri motivi. La storia del nostro popolo ha questa particolarità: tutti siamo partecipi di un grande peregrinare, così come scrisse Mickiewicz nei “Libri della Nazione e della peregrinazione polacca”. Per di più avete adesso un Papa itinerante.

Auguro a tutti che qui, in Danimarca, diano una bella testimonianza della nostra Nazione e della nostra Chiesa. Siete parte della Chiesa universale, cattolica, parte radicata nel nostro millennio polacco, nel cristianesimo polacco, nelle nostre tradizioni, nella nostra cultura; e questa parte è stata come trapiantata in un altro suolo, e in questo suolo mette le nuove radici, dà una forma nuova alla sua vita che non è più soltanto polacca, ma anche danese. Voi dovete vivere la vostra vita polacca adeguandola a quella danese, e, in un certo senso, vivere la vita danese alla maniera polacca. Ciò vale soprattutto per la vita della Chiesa (parlo ovviamente della Chiesa cattolica), che qui, in Danimarca, è in minoranza, ed è formata come si vede e si sente da gruppi di persone di diverse nazionalità. Lo si è potuto vedere e sentire oggi, e lo potremo costatare anche domani. Tuttavia la Chiesa cresce qui, su questo suolo, in questa società, cresce con quanti nella nazione danese si sono sentiti cattolici e nella nostra comunità cercano un loro posto preciso. Bisogna dunque che questa Chiesa, che è universale, cresca qui attraverso tutti: attraverso i Danesi e attraverso tutti gli emigrati, tutti i pellegrini, ed anche attraverso “I libri delle peregrinazioni polacche del XX secolo”; bisogna che cresca anche attraverso il Papa-pellegrino.

Vorrei rivolgere il mio pensiero al passato per rendere onore a quegli emigrati polacchi che sono venuti qui per primi, nei tempi più lontani, e per primi hanno gettato le basi della comunità polacca, e nello stesso tempo, di quella cattolica. Alcuni di loro vivono ancora, anche nelle congregazioni religiose femminili; che Dio li ricompensi dei loro sforzi, della loro fedeltà, del loro amore per Cristo e per la patria, quella vecchia e quella nuova.

E a voi, che siete qui, vorrei impartire la benedizione pensando a tutti i vostri cari, alle vostre famiglie, alle vostre comunità, alla vostra pastorale, ai vostri pastori (il vostro pastore, lo vedo sotto quell’ippocastano; questi ippocastani sono molto simili a quelli polacchi, ed anche la stagione è la stessa).

A tutti, quindi, va la mia benedizione, portatela con voi affinché vi accompagni nella vostra vita nella terra danese. Ricordatevi sempre che quel che voi siete in Danimarca è importante per quello che i Polacchi sono in Polonia, ed anche per quello che la Polonia è nella terra polacca, dove la Nazione vive e si impegna per una giusta forma di vita. Noi confidiamo nella Madre santissima, Signora di Jasna Gora, e confidiamo nelle energie che esistono nella nostra Nazione, credendo che questo impegno per una forma giusta ed autentica della vita polacca porterà dei frutti sempre più maturi.

È questo il nostro augurio ai nostri connazionali in Polonia, è la nostra preoccupazione comune, ed anche la nostra comune speranza.

Per concludere cantiamo “Maria, Regina di Polonia” perché è un canto che ci unisce profondamente.

Adesso prego sua eccellenza il Vescovo di Copenhagen, il vostro Vescovo, di benedire insieme a me tutti i presenti.

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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