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VIAGGIO APOSTOLICO IN MADAGASCAR, LA RÉUNION, ZAMBIA E MALAWI

CERIMONIA DI CONGEDO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Aeroporto Internazionale «Gillot» di St. Denis (La Réunion)
Martedì, 2 maggio 1989

 

Signor Ministro.

1. Nel momento in cui si conclude il mio viaggio pastorale nel Dipartimento di La Réunion, desidero ringraziare dal profondo del cuore tutte le persone che hanno contribuito al felice svolgimento della visita.

Vi ringrazio, signor Ministro, d’essere venuto a salutarmi a nome del Governo francese e, attraverso la vostra persona, rivolgo i miei ringraziamenti al signor Presidente della Repubblica francese. Rinnovo a lui i miei ferventi voti ed a tutto il popolo francese metropolitano.

Esprimo la mia viva gratitudine al signor Prefetto della Regione La Réunion così come a tutte le autorità civili e militari, al personale della Polizia, che mi hanno permesso, grazie all’esercizio attento delle loro funzioni, di prendere con il popolo de La Réunion il contatto diretto che io desideravo, come pastore, avere.

A lei, monsignor Gilbert Aubry, che mi ha ospitato nella sua diocesi, il più cordiale ringraziamento, ed anche ai sacerdoti, ai religiosi e religiose, ai rappresentanti dei Consigli pastorali che ho avuto la gioia d’incontrare ieri sera in particolare.

Infine, di tutto cuore ringrazio la popolazione di La Réunion per la sua accoglienza simpatica e calorosa.

2. Nel lasciarvi, vi porto nel cuore e vi conservo nella mia preghiera. Infatti, so che la vostra Isola, malgrado la sua bellezza, non è il paradiso terrestre. Nel guardare i vostri visi sorridenti, si può anche indovinare che condividete, con la ricca sensibilità delle genti delle isole, le preoccupazioni che attraversano l’umanità d’oggi. La natura seducente e tumultuosa che vi circonda è lì per ricordarvi che la vita dell’uomo sulla terra è una lotta senza sosta per ricominciare e che bisogna sempre andare in avanti, senza mai soffermarsi. Tuttavia, per far fronte all’avvenire, la vostra società dispone di un vantaggio che vi si può invidiare in numerose altre regioni del mondo: la vostra unità. Infatti, la popolazione di La Réunion è la prova che genti venute dall’Europa, dal Madagascar, dall’Africa, dall’India, dal Pakistan, dalla Cina, possono vivere insieme e lavorare mano nella mano. Con i vostri fratelli e sorelle delle isole vicine, sviluppate questo prezioso patrimonio d’intesa tra le etnie, dello spirito di concordia fra i membri della grande famiglia umana.

3. Cattolici di La Réunion, siate sempre più uomini e donne di riconciliazione, sull’esempio del beato fratel Scubilion, per vivere autenticamente il Vangelo di libertà e proclamarlo con audacia, come fece questo Fratello delle Scuole cristiane.

Sotto la guida dei vostri pastori, continuate a costruire la Chiesa con responsabilità e determinazione. Che all’avvicinarsi del bimillenario dalla nascita di Cristo, l’evangelizzazione possa trovare un nuovo spirito! Così come a me piace ripetere, vi dico: “Non abbiate paura! Cristo vive. Ci ha fatto questa promessa: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20)”.

Da questa bella regione dell’Oceano Indiano, c’è un desiderio che sorge da tutti i cuori: il desiderio di pace! Possiate portare il vostro contributo alla pace fra gli uomini vivendo sempre meglio lo spirito delle beatitudini! Vi lascio su questa parola di Cristo: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5, 9)!

Vi benedica il Signore! Benedica e conservi nella sua pace tutti i popoli dell’Oceano Indiano!



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