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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE GUIDE E AGLI SCOUTS D'EUROPA

Mercoledì, 3 agosto 1994

 

Carissime Guide e Scouts d’Europa,

Sono lieto di accogliervi in questa Udienza generale del mercoledì. Durante il vostro raduno internazionale a Viterbo state riflettendo sul tema “In Cristo ogni uomo è mio fratello”. In tale contesto, avete voluto compiere un pellegrinaggio ai luoghi resi sacri dal martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, per consolidare la vostra fede e per riprendere con rinnovato vigore la missione che vi è affidata. In effetti, voi siete chiamati a partecipare, con tutto l’ardore della giovinezza, alla costruzione dell’Europa dei popoli, affinché ad ogni uomo sia riconosciuta la dignità di figlio amato da Dio, e perché sia edificata una società fondata sulla solidarietà e sulla carità fraterna.

È, pertanto, vostro quotidiano compito testimoniare Cristo risorto tra i vostri coetanei, i quali hanno bisogno di dare un senso vero all’esistenza prendendo coscienza che, grazie all’amore infinito di Cristo Salvatore, davanti a loro si apre un avvenire ricco di speranza. Essere cristiani significa operare instancabilmente come costruttori di pace e di unità nella Chiesa e nel mondo. Per voi, in particolare, significa lavorare all’interno della grande famiglia degli Scouts, dei quali siete fratelli e sorelle, con la vostra specifica pedagogia. Vivendo il comandamento dell’amore, dice Gesù, “tutti sapranno che siete miei discepoli” (Gv 13, 35).

La legge scout è il vostro ideale. Essa vi chiama a sviluppare i fondamentali valori umani dell’onestà, della lealtà, del senso del dovere ben fatto, dell’amore alla natura e del servizio al prossimo. È nel dare che si riceve; è nell’agire con attenzione verso i fratelli che si raggiunge la vera felicità. La pedagogia scout vi offre strumenti preziosi per costruire la vostra personalità. Al vostro fianco vi sono capi ed adulti che, guidandovi con fermezza e con delicata pazienza, desiderano aiutarvi a dare il meglio di voi stessi.

Per rispettare questa legge scout, programma di una vita retta ed attraente, prendete coscienza di quanto sia importante vivere nella Chiesa e accostarsi ai sacramenti.

Nell’Eucaristia, la comunità, radunata dal Signore suo Capo, riceve il nutrimento per compiere con coerenza il proprio cammino. Riconoscete lo straordinario dono di Cristo, che viene ad abitare in tutto il vostro essere, facendo del vostro corpo e del vostro cuore un tempio a Lui gradito (cf. 1 Cor 3, 16)! Mediante il sacramento della penitenza, ricevuto di frequente, scoprirete che Gesù ha fiducia in voi e vi ama infinitamente; che il passato può essere oltrepassato, poiché il perdono apre ad un avvenire nuovo. Voi diverrete così sempre più puri e padroni di voi stessi. In un mondo che addita facili piaceri e fallaci illusioni, bisogna saper camminare contro corrente, ispirandosi ai valori morali essenziali, i soli in grado di realizzare una vita armoniosa, prospera e serena.

Tagtäglich seid Ihr aufgerufen, in der Familie, in der Schule und in Eurer Freizeit in Übereinstimmung mit den Sakramenten der Taufe und der Firmung zu leben, indem Ihr den Heiligen Geist bittet, Euch Klarheit zu schenken bei der Wahl dessen, was Ihr tun sollt.

Chers jeunes, je vous invite, dans le cadre de votre mouvement, dans les aumôneries, dans les paroisses ou dans d’autres lieux chrétiens, à réfléchir sur le sens que vous voulez donner à votre vie. Dieu a mis des talents entre vos mains. Certains d’entre vous ont entendu ou entendront l’appel à être prêtres, religieux ou religieuses, ou encore laïcs engagés dans le monde. Laissez-vous conduire par le Christ et n’ayez jamais peur de répondre comme le jeune Samuel, pour servir dans l’Eglise! Le Christ veut faire réussir votre vie, pour que resplendisse sa lumière et que vous puissiez parvenir au bonheur dont il veut vous combler. L’Eglise compte sur vous et sur la grande famille scoute. Chers jeunes, au terme de cette audience générale, je vous salue cordialement, vous qui venez d’Allemagne, d’Autriche, de Belgique, du Canada, d’Espagne, de France, de Hongrie, d’Italie, de Lituanie, du Luxembourg, de Pologne, du Portugal, de Roumanie, de Russie et de Suisse. Que jamais dans vos cœurs ne s’éteigne le désir de suivre le Christ, dans l’Eglise! En vous confiant à l’intercession de la Vierge Marie, Mère de l’Eglise et notre Mère, je vous accorde de grand cœur ma Bénédiction Apostolique.

Ici réunis, et en union avec tous vos collègues dans le monde entier, nous allons prier pour remercier le Seigneur, pour tout le bien que votre mouvement a fait depuis plusieurs générations à la jeunesse, en Europe et dans le monde entier, en implorant pour l’avenir les mêmes fruits, la même vivacité, le même dynamisme que le mouvement scout a montré pendant des générations. Nous allons prier aussi pour vos familles, pour vos patries. Vous représentez ici les différents pays, les différentes patries. Je salue en même temps Monseigneur l’Évêque de Viterbe qui vous donne l’hospitalité en Italie, et aussi les autres Evêques qui font de même dans les différents points de ce beau pays. Et maintenant nous allons prier en latin: Pater noster. Je pense que vous, les scouts, vous savez encore le latin.



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