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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DELLA PONTIFICIA
ACCADEMIA DELL'IMMACOLATA

Venerdì, 25 marzo 1994

 

Signor Cardinale,
Carissimi fratelli e sorelle!

1. Sono lieto di accogliervi nel giorno in cui la Chiesa, celebrando la solennità liturgica dell’Annunciazione, si sofferma a meditare le parole dell’angelo, che rivelano l’intima realtà di Maria, la “piena di grazia” (Lc 1, 28). Saluto cordialmente ciascuno dei presenti e ringrazio in particolare il Cardinale Andrzej Maria Deskur, Presidente della vostra benemerita Pontificia Accademia, per le gentili parole che, a nome di tutti, mi ha poc’anzi rivolto.

Desidero esprimervi il mio compiacimento per l’opportuna iniziativa del Corso di formazione, a cui avete attivamente partecipato. Auspico che possa portare copiosi frutti spirituali a bene non solo vostro, ma dell’intera comunità dei credenti.

2. Carissimi fratelli e sorelle, mi rallegro per il vostro impegno di animazione mariana, nel quale vi sostengono gli statuti rinnovati e approvati cinque anni fa, alla luce degli orientamenti presenti nei documenti del Concilio Vaticano II. A questo proposito mi piace ricordare che, per esplicito desiderio dei Padri conciliari, la dottrina mariana fu inserita all’interno della Costituzione Dogmatica sulla Chiesa, sottolineando in questo modo il profondo legame che unisce Maria alla Chiesa e la Chiesa a Maria. Nella Lumen gentium il dogma dell’Immacolata Concezione è stato riproposto con significative espressioni: “Adornata fin dal primo istante della sua concezione dagli splendori di una santità del tutto singolare, la Vergine di Nazaret è, per ordine di Dio, salutata dall’angelo dell’annunciazione come “piena di grazia” (cf. Lc 1, 28)” (Lumen Gentium, 56). Il mondo attuale, in cui sempre più frequenti si manifestano i segni di dissoluzione dell’ordine morale, mette in luce un crescente bisogno di autentica umanità che porti alla vera santità. Sono questi i valori fondamentali che risplendono in modo eminente nella Immacolata Concezione di Maria. Infatti la purezza di Colei che fin dal primo istante del concepimento fu preservata, in previsione dei meriti di Cristo, da ogni ombra di peccato fa risaltare quello splendore e quella pienezza di umanità a cui Dio aveva destinato l’uomo nel progetto originario della creazione.

3. Il dogma dell’Immacolata, testimoniato nella storia della Chiesa da una lunga tradizione e definito con un atto solenne di Magistero dal mio predecessore, Papa Pio IX, l’8 dicembre 1854, ripropone all’uomo del nostro tempo l’ideale di umanità previsto nel piano di Dio. Per questo è necessario che tale dogma venga sempre ulteriormente approfondito nei suoi aspetti biblici, spirituali e culturali, per essere poi annunciato all’uomo contemporaneo mediante iniziative pastorali appropriate.

Mi è caro, in questa prospettiva, esprimere vivo apprezzamento per lo sforzo apostolico della vostra Accademia e per l’impegno con cui essa va rinnovandosi. Ciò gioverà certamente a rendere più incisivo il contributo da voi offerto sia nell’ambito della ricerca culturale, che in quello delle attività pastorali, rivolte specialmente ai giovani, come pure nell’animazione dei Santuari d’Europa e nell’impegno caritativo.

Mi torna in mente in questo momento la preghiera all’Immacolata, che lo scorso 8 dicembre ho pronunciato nel corso del tradizionale omaggio alla Vergine, in Piazza di Spagna, incontro da voi animato con canti e preghiere. “Tu sei la Stella mattutina - dicevo allora e ripeto di nuovo oggi -, la Stella dell’evangelizzazione “antica” e “nuova”, giunta all’inizio qui a Roma e poi incamminatasi verso il Nord, verso l’Oriente e l’Occidente” (Giovanni Paolo II, Preghiera nel giorno dell'Immacolata Concezione, 8 dic. 1993: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XVI, 2 (1993) 1434). È nelle mani di Maria che la Chiesa pone il suo sforzo di annuncio della fede, soprattutto nella prospettiva del terzo millennio. È in Maria che ogni credente confida nelle quotidiane vicende della vita.

Carissimi fratelli e sorelle, vi ringrazio per la vostra cordiale visita. Grazie soprattutto per il sostanzioso contributo che avete saputo offrire in passato - e che continuerete generosamente ad offrire - per l’approfondimento e la diffusione dell’autentico culto mariano. Continuate con Maria su tale itinerario spirituale ed apostolico.

Mentre invoco su tutti voi la materna protezione della Madre celeste, di cuore vi imparto la mia benedizione che estendo volentieri a ciascun Membro della Pontificia Accademia dell’Immacolata ed alle numerose attività che essa promuove e svolge.

 

© Copyright 1994 - Libreria Editrice Vaticana

 



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