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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE PAUL PHAM D

ÌNH TUNG,
ARCIVESCOVO DI HA NÔI

Sala del Tronetto - Lunedì, 28 novembre 1994

 

Signor Cardinale,

È con molta gioia che oggi L’accolgo in questo luogo. Permettetemi di presentare i miei saluti deferenti a Sua Eccellenza l’Ambasciatore Nguyen Manh Dung, che ci fa l’onore di essere dei nostri.

Ugualmente, saluto cordialmente il vostro Ausiliario, Monsignor Paul Le Dac Trong come pure i suoi parenti, i suoi amici e tutte le persone che sono con Lei.

Ecco dunque, Lei da il cambio al rimpianto Cardinale Joseph Marie Trinh Van Can, e la Chiesa che è nel Vietnam sarà così presente nel consiglio che attornia il Vescovo di Roma. Sono molto felice che Lei ci porti qui la sua esperienza pastorale unica: quella dei suoi numerosi anni passati a Bac Ninh e quella di pastore di un importante diocesi, in un paese dell’Asia particolarmente caro al cuore del Papa.

Colgo questa occasione per esprimere la mia profonda affezione ai fedeli della Chiesa Cattolica nel Vietnam e per dire loro che in questo tempo d’Avvento, nella mia preghiera, io presento tutte le loro speranze al Dio Salvatore.

In prossimità della festa del Tet, io auguro già un felice anno nuovo a tutte le popolazioni vietnamite, pregando Lei Signor Ambasciatore, di accettare volentieri di farsi l’interprete dei miei voti ferventi di prosperità e di pace presso le Alte Autorità del Vietnam.

Di gran cuore, Le dono la mia benedizione apostolica.

 

© Copyright 1994 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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