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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AL SUO ARRIVO A CASTEL GANDOLFO

Sabato, 22 luglio 1995

 

Saluto cordialmente Castel Gandolfo dopo il mio ritorno dalla Valle d’Aosta, saluto tutti i cittadini.

Saluto le autorità: saluto il signor sindaco e la giunta comunale. Naturalmente saluto allo stesso tempo la diocesi di Albano, la parrocchia, affidata ai salesiani. Cercherò di essere un cittadino onesto e un parrocchiano abbastanza regolare. Regolare ma non troppo zelante.

Vedo la Valle d’Aosta e le Alpi una volta all’anno. Queste montagne intorno a Roma le vedo invece ogni giorno. Guardo sempre se sono ancora al loro posto e grazie a Dio lo sono. La notte si vedono le luci e anche questo rende i contatti con Castel Gandolfo continui.

Mi raccomando alle preghiere della comunità di Castel Gandolfo, della parrocchia e dei cittadini e degli ospiti.

Saluto il Vescovo di Albano insieme con il suo Ausiliare. Cercheremo di continuare bene a Castel Gandolfo ciò che abbiamo cominciato in Valle d’Aosta e speriamo che i cittadini ci aiutino, con la loro preghiera e con il comportamento cristiano che è proprio di questa città, di questo ambiente vicino a Roma, di questa sede suburbicaria, di questa casa dove tanti miei predecessori hanno trovato riposo durante l’estate.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana



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