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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI SACERDOTI COREANI CHE STUDIANO IN EUROPA

Venerdì, 29 settembre 1995

 

Cari Fratelli nel Sacerdozio,

Sono felice di porgere il mio saluto a voi, sacerdoti coreani che studiate in Europa. Auspico che il vostro pellegrinaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo vi rinsaldi in un profondo e durevole amore per la Chiesa, e vi sostenga nelle vostre vite sacerdotali e nel vostro ministero.

Nel portare avanti i vostri studi, ricordate che per essere degni e veri ministri del Vangelo dovete personalmente percorrere la strada della santità. Come sacerdoti di Cristo, siete chiamati ad imitare l’esempio del Signore, il quale, come ci dice San Paolo, spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte (cf. Fil 2, 7-8). Per poter soddisfare la sete che il vostro popolo ha di progresso nella vita spirituale e di maggiori solidarietà e amore nelle umane vicende, dovete essere veri uomini di Dio, saldi nella preghiera, con “cuore e mentalità missionaria,... aperti ai bisogni della Chiesa e del mondo” (Pastores dabo vobis, 32).

Affido voi e la Chiesa coreana all’intercessione di Maria, Madre del Redentore. Nell’amore del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, vi imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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