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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL SINDACO E AI MEMBRI DEL CONSIGLIO COMUNALE
DI CASTEL GANDOLFO

Sabato, 30 settembre 1995

 

Signor Sindaco!
Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. È gradita consuetudine che il Papa, prima di lasciare la residenza di Castel Gandolfo a conclusione del suo soggiorno estivo, si incontri con i Rappresentanti dell’Amministrazione comunale per esprimere loro, in una speciale Udienza, un riconoscente pensiero.

Saluto innanzitutto Lei, Signor Sindaco, e La ringrazio per le nobili parole con le quali ha saputo interpretare i sentimenti dei presenti e dell’intera cittadinanza; saluto, inoltre, voi, Membri del Consiglio comunale e dipendenti dell’Amministrazione municipale.

Sono lieto di porgere, con il saluto, il mio ringraziamento a ciascuno di voi per le attenzioni e le premure, tese a rendermi la permanenza riposante e serena.

Manifesto pure cordiale apprezzamento per l’organizzazione e per l’ospitalità riservata ai pellegrini, saliti quassù per incontrarmi. È vero: cortesia e simpatia contraddistinguono lo stile della popolazione e dell’Amministrazione di questa cittadina a me tanto cara.

2. Carissimi Fratelli e Sorelle, mi congedo da voi dopo aver trascorso a Castel Gandolfo alcuni mesi ricchi di riflessione e di incontri. Nella serenità di questi luoghi ho potuto prepararmi al pellegrinaggio a Loreto per incontrare attorno alla Casa di Maria i Giovani dell’Europa, e poi al Viaggio apostolico in Camerun, Sud Africa e Kenya, nel corso del quale ho potuto consegnare ai Pastori ed ai fedeli di quelle Chiese l’Esortazione post-sinodale Ecclesia in Africa.

La reciproca vicinanza ha inoltre consentito a voi di avvertire, forse più di altri, le mie speranze e le mie preoccupazioni per quanto avviene nel mondo; ed a me ha permesso di conoscere l’ordinato vivere di questa Città e l’attenzione che si pone al rispetto della dignità di ogni persona.

Il Signore, che edifica e custodisce ogni umana convivenza (cf. Sal 126), continui a vegliare su di voi e ad accompagnarvi con la sua grazia nei vostri impegni quotidiani.

La Vergine Santa avvalori questi miei voti augurali e conceda a tutti doni abbondanti di prosperità e di pace.

Assicurando la mia preghiera riconoscente, imparto di cuore a voi, ai vostri cari, particolarmente alle vostre famiglie, e all’intera cittadinanza la propiziatrice Benedizione Apostolica, segno della mia costante benevolenza.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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