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VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA DI SAN LIBORIO

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Domenica, 17 gennaio 1999

 

Ai bambini

In quale anno siamo entrati? Nel 1999. L'anno scorso era il 1998 e l'anno prossimo sarà il 2000. E voi, quanti anni avete? Dipende . . . Alcuni hanno parecchi mesi, altri parecchi giorni: si trovano qui, li ho incontrati. Si vede che siamo ancora molto giovani davanti al 2000. E perché noi ci prepariamo a questi 2000 anni con una Missione cittadina? Sono trascorsi 2000 anni dalla nascita di Gesù. Abbiamo celebrato il Natale il 25 dicembre dello scorso anno, quando era ancora il 1998. Invece la celebrazione del Natale di quest'anno 1999 comincerà già con l'apertura del Giubileo, Anno Santo che inaugura i 2000 ani dopa la venuta di Gesù, dopo la sua nascita in terra. E chi è Gesù? È il Figlio di Dio, del Dio eterno. Suo Padre è il Padre celeste Lui è nato dalla Vergine Maria. Come uomo si è incarnato, ha preso la nostra carne, la nostra natura, per essere uno di noi e per salvarci e redimerci dal peccato attraverso la sua morte, la sua risurrezione, per guidarci verso la vita immortale. Questo è Gesù. Voi avete eseguito un canto dedicato a Lui. Molti canti vengono eseguiti dai bambini, dai giovani, da tutti noi. Anche io ogni giorno canto qualche canzone natalizia, perché siamo ancora nel periodo del Natale.

Come si chiama la vostra parrocchia? San Liborio. E chi era san Liborio? Un Vescovo francese. Si vede che lo sapete. Era francese, ma era legato con la città di Paderborn, in Germania. Ho visto anche Monsignor Kresing, che è venuto ospite qui da noi da Paderborn. Così ringrazio Paderborn per l'aiuto dato alla vostra parrocchia per la costruzione della chiesa.

Allora, quanti anni avrete nel 2000? E quanti anni avrà il Papa? Ottanta, giusto! Il Papa è nato nel 1920 . . . Grazie a Dio! Ringraziamo per questo periodo che ancora ci ricorda il Natale del Signore, ringraziamo per il nostro Natale, per tutte le grazie che Dio ci ha dato durante la nostra vita: sia quando la vita è ancora breve, di giorni, di mesi, di anni; sia quando è abbastanza lunga, come quella di chi ha ottant'anni. Mi raccomando alle vostre preghiere, perché un uomo più anziano ha più bisogno di essere aiutato dai giovani. Allora mi raccomando alle vostre preghiere ringrazio per l' incontro, non solamente voi bambini, ma anche i vostri genitori, i vostri catechisti, il vostro Parroco e tutti i presenti.

Al Consiglio Pastorale

Si è commossa. È un'autentica commozione! E questo dice più delle parole . . . Ringrazio tutti voi del Consiglio Pastorale per tutti i buoni consigli che date al vostro Parroco, ai vostri pastori, sacerdoti. Penso che in questo ambiente il Consiglio Pastorale, per avere dei buoni consigli, deve implorare molte volte lo Spirito Santo, per avere il dono del suo consiglio, e poi anche la Madre del Buon Consiglio. Certamente avete ottenuto molto con questa chiesa, con questa comunità, con questa bella collaborazione con Paderborn. Ho ringraziato Monsignor Kresing a nome di tutti voi, della Chiesa di Roma; e ho ringraziato l'Arcivescovo di Paderborn, Monsignor Degenhardt, e tutta la loro comunità. È una bella comunione fra le Chiese! Vorrei ancora augurare a tutti voi un buon anno 1999. Già quasi risuona il 2000: coraggio, speriamo! Che il Signore benedica ciascuno e tutti. Ai giovani

Ai giovani

Torniamo al latino: « Qui cantat, bis orat! ». Chi lo capisce ?« Chi canta, prega due volte! ». Volevo dire questo, per ringraziare il coro. Ho pensato durante la Santa Messa nella chiesa: come ringrazieremo il coro? Ecco, così. E ai giovani che sono riuniti qui ricordo che la scorsa Giornata Mondiale della Gioventù è stata a Parigi, la prossima sarà a Roma. Avete già qualche progetto? Avete un po' di soldi?. . . Andrà bene, andrà bene: noi non abbiamo molte ricchezze  - cantano alla sant'Egidio -  noi non abbiamo né oro né argento, solo la Parola del Signore. Vi auguro di essere giovani di Roma consapevoli di ciò che è Roma, di quale patrimonio siete eredi, di quale progetto dovete realizzare dentro di voi per il futuro, per il « Tertio Millennio »: di nuovo una parola latina! Speriamo bene! Auguro anche alla Chiesa di Roma, a tutti i giovani romani, di organizzare una Giornata Mondiale cosi come l'hanno organizzata i francesi a Parigi: anzi, di farlo meglio! Non si tratta solamente di un grande incontro « esteriore ». Si tratta di un cammino « interiore », perché l'« esteriorità » si costruisce attraverso l'« interiorità »: deve essere preparato dentro, maturato dentro. Così per la Giornata Mondiale della Gioventù, ma così anche per ogni giornata: giornata personale, giornata della famiglia. Deve maturare dentro e poi apparire fuori. Si vede che siete un po' pensosi . . . Abbiamo già vissuto diverse Giornate della Gioventù. Sono state molto buone, dappertutto. La prima è stata a Roma. Ho anche consigliato ai Vescovi tedeschi di farne una in Germania in futuro, perché si deve pensare anche oltre il 2000: voi avete diritto a questo. A voi appartiene il terzo millennio, a noi non si sa . . . Vi ripeto: « Qui cantat, bis orat! ». Cantate bene, come esortava sant'Agostino!

 

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