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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 5 giugno 1977

 

Oggi è la festa di Dio. L’ala della preghiera, con la logica della liturgia, ci porta alla sommità della nostra fede e della nostra pietà; e noi, quasi vincendo lo splendore abbagliante della suprema rivelazione, osiamo pronunciare il nome di Lui, Iddio nostro, uno nell’Essenza, trino nelle Persone, Padre e Figlio e Spirito Santo, nel cui nome noi siamo stati battezzati, e in una ineffabile relazione associati alla Vita divina.

Grande verità, grande mistero. È la nostra fede, è la nostra luce, è la nostra fortuna! «Beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché sentono - ha detto Cristo Maestro -; in verità vi dico che molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate e non lo udirono». Procuriamo noi, non tanto di penetrare la profondità di questa dottrina, quanto di accoglierne la sapienza e di goderne la felicità, alle quali la nostra salvezza è collegata.

Deploriamo la bestemmia, stolta macchia della nostra persona, ancor prima d’essere orribile offesa alla divinità; cerchiamo di dissipare le zone della negazione, del dubbio, dell’indifferenza, dell’ignoranza, che oscurano il nostro pensiero; e lasciamo che il lume benefico della fede rischiari la stanza del nostro spirito.

La cattiveria, con le sue esplosioni di delinquenza, con le sue miserie passionali, con le sue cecità pessimiste, sarà superata, quasi sciolta dalla ineffabilità stessa dei raggi della somma Verità: Dio è Padre, sì, Padre; il Figlio si è fatto Fratello nostro, sì, è nostro Salvatore; lo Spirito ci ha invaso col suo Amore, e sì, a sé ci riporta: come mai una simile concezione religiosa potrebbe lasciare inerte, desolata, disperata la nostra vita di pellegrini in cerca del proprio destino?

Che il segno della Croce, con le parole sacrosante e misteriose che lo accompagnano, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ci sia assicurato dalla mano materna di Maria; e saremo certi d’essere sulla via del regno dei cieli.

                                                 



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