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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Solennità di Tutti i Santi
Martedì, 1° novembre 1977

 

A Roma il culto dei Santi, collettivamente onorati, ebbe la sua sede nel Pantheon; la prima chiesa derivata da un tempio pagano, al tempo di Papa Bonifacio IV, al principio del settimo secolo, quando dai cimiteri cristiani estraurbani rimasti incustoditi si trasportarono nell’interno della Città le spoglie dei defunti, tra cui i corpi di molti martiri, col permesso e il favore dell’Imperatore Foca di Bisanzio: il Pantheon fu così dedicato alla Madonna ed ai Martiri, com’è tuttora (Cfr. DUCHESNE, Liber Pontificalis, 1, pp. 317 e 421). La festa in onore di tutti i Santi fu poi istituita, al tempo di Papa Gregorio III (731-741) con l’erezione di una Cappella in S. Pietro, quando infieriva in Oriente la lotta iconoclasta e i Longobardi devastavano l’Italia (Cfr. Ibid., p. 421).

Questo culto è un tributo di fede all’immortalità dell’anima umana, alla comunione dei Santi, all’attesa della risurrezione dei morti, all’escatologia del regno di Cristo; e a noi ricorda due cose: la consolante efficacia della intercessione dei Santi, e il dovere della imitazione dei Beati, che sono già con l’anima in paradiso, dopo il combattimento terreno, e che ci hanno lasciato un’eredità di esempi, vera scuola di virtù umane e cristiane, ben degna d’essere ricordata e venerata.

Questo retaggio ricchissimo merita d’essere da noi onorato col ricordo, con l’invocazione e con l’imitazione.

Esso esercita una funzione corroborante nella spiritualità dei credenti, richiamati a dare una simile testimonianza di fede e di coraggio, e a sfatare l’opinione che l’educazione religiosa rammollisca gli animi, rendendoli timidi ed inetti ad azioni forti e virili. Noi abbiamo bisogno di questa assistenza dei Fratelli vittoriosi in un tempo in cui il vigore spirituale e il rigore morale sembrano superati e negletti nell’opinione dei molti, che preferiscono il permissivismo facile e spesso ignobile, oggi di moda.

Palestra di carattere è l’esempio dei Santi, che noi dovremo ammirare, seguire e invocare. Ci sia propizia Maria, Regina dei Martiri e dei Santi.

                                                   



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