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DISCORSO DI PAOLO VI
AI PARTECIPANTI AL CONVEGNO VOCAZIONALE UNITARIO
DELL'AZIONE CATTOLICA ITALIANA

Lunedì, 4 novembre 1968

 

Rivolgiamo un pensiero di particolare plauso e di deferente ed affettuoso saluto ai numerosi partecipanti al Convegno Vocazionale Unitario dell’Azione Cattolica Italiana.

Avete voluto, diletti Figli, concludere i vostri lavori con un incontro con il Papa; e Noi vi siamo profondamente grati per i filiali sentimenti di devozione e di obbedienza che hanno animato questo vostro proposito.

Lieti di avervi ora con Noi, desideriamo manifestarvi il Nostro vivo compiacimento per l’iniziativa di dedicare alcune giornate di studio al tema, sempre affascinante e suggestivo, della vocazione. «Vocazione»: una parola che basta da sola a rappresentarci l’uomo, nella sua totalità, e in tutta la grandezza della sua responsabilità c: dei suoi alti destini: rappresentarcelo come penetrato ed investito da una chiamata superiore, che si fa realtà a lui propria, pur mantenendo un rapporto di derivazione e di dipendenza - libero ed impegnativo ad un tempo - rispetto a Colui che chiama. E Colui che chiama è il Signore: trattisi della vocazione umana o della vocazione cristiana o della vocazione ad un determinato stato di vita o della vocazione professionale, c’è sempre, nella vocazione, qualche cosa -di sacro e di divino. Né il concetto di vocazione perde questa sua caratteristica nell’età delle tecniche della psicologia sperimentale e di sviluppati metodi pedagogici, utili anche nel campo religioso, che non senza profitto si possono applicare per scoprire ed educare le varie vocazioni. Tema davvero vastissimo il vostro, sul quale Ci piacerebbe poter indugiare. Ma sappiamo che su di esso la vostra riflessione si è esercitata a lungo e con competenza, e ciò Ci riesce di grande conforto. Qual è infatti la nostra missione, la missione della Chiesa, se non quella di ripetere agli uomini l’invito di San Paolo: «Videte vocationem vestram» (1 Cor. 1, 26): di aiutarli, con ogni mezzo a sua disposizione, a comprendere la divina chiamata e a corrispondervi, realizzando appieno la propria vocazione? Vi ripetiamo dunque il Nostro plauso ed il Nostro ringraziamento per il lavoro compiuto. Ad assicurare, poi, al vostro Convegno frutti duraturi e copiosi, invochiamo la divina assistenza, mentre di gran cuore vi impartiamo la Benedizione Apostolica.

                                       



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