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APPELLO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
PER LA SCIAGURA IN PAKISTAN

Mercoledì, 18 novembre 1970

 

È a tutti nota l’immane sciagura che si è abbattuta sul Delta del Gange nel Pakistan orientale, a causa dello spaventoso ciclone di giovedì notte, che ha devastato tutta la regione causando centinaia di migliaia di morti, innumerevoli dispersi, privi di mezzi di sussistenza e di assistenza sanitaria, senza speranza di ricupero delle loro abitazioni e dei loro averi, minacciati da epidemie.

Il disastro è di tali proporzioni che non è ancora possibile fare un calcolo esatto delle vittime, dei danni e dei bisogni di soccorso. Esso sconvolge la vita d’un Paese popoloso e laborioso che non ha proprie risorse sufficienti per fronteggiare l’immensa rovina, e che invoca perciò l’aiuto del mondo.

Noi esprimiamo, innanzi tutto, la Nostra sincera commiserazione al Popolo Pakistano, alle sue Autorità, e specialmente ai superstiti dello straordinario cataclisma.

Noi uniremo il Nostro aiuto alle opere di soccorso già in azione, mediante la Nostra offerta e mediante l’intervento della Nostra «Caritas Internationalis» e di altre istituzioni cattoliche di pronto soccorso. Noi vogliamo confortare con questi segni di cristiana solidarietà il Popolo Pakistano alla fiducia e alla ripresa della sua operosa energia. Esortiamo Noi pure e lodiamo quanti possono concorrere allo sforzo già iniziato nel mondo a favore dei luoghi e delle popolazioni colpite da così grave disgrazia.

E invocheremo oggi con voi la divina assistenza affinché faccia risplendere la speranza e la bontà su quella terra devastata.



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