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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AI COMPONENTI DELLA SEGRETERIA DEL
CENTRO NAZIONALE ITALIANO PER LE VOCAZIONI

Mercoledì, 28 febbraio 1973

 

Figli carissimi,

Ben volentieri abbiamo aderito al desiderio da voi manifestato di incontrarvi con noi, in occasione del vostro Convegno romano. I sentimenti di sincera stima, che intendiamo esprimervi in questo momento, vi dicano tutto l’interesse e la trepidazione con cui noi seguiamo il vostro silenzioso e tanto proficuo lavoro. Esso è testimonianza eloquente del responsabile impegno con cui oggi in Italia si guarda al problema delle vocazioni. Il fatto, poi, che il Centro Nazionale delle Vocazioni in Italia abbia avvertito il bisogno di allargare la propria Segreteria in vista del piano nazionale della Pastorale delle Vocazioni, invita a bene sperare in questo delicato settore. Riconosciamo le molteplici e gravi difficoltà che dovrete incontrare per superare l’attuale crisi, la quale ha radici vaste e profonde. I vostri sforzi, tuttavia, diretti a coordinare su più larga scala iniziative ed esperienze che vanno maturando a vari livelli, rappresentano senza dubbio un passo in avanti nella sensibilizzazione delle coscienze verso questo problema. Problema che riguarda la responsabilità di tutti, in modo diverso, ma con comune solidarietà, come ha detto il Concilio; esso pertanto non potrà risolversi se non con la cooperazione attiva e generosa di tutta la comunità ecclesiale.

Figli carissimi, noi vi siamo sinceramente grati per questo vostro contributo. Continuate, adunque, coraggiosamente su questa strada. Moltiplicate i vostri contatti e le vostre iniziative col mondo giovanile, riportandovi una fresca ondata di purezza cristiana e di entusiasmo religioso, perché la gioventù del nostro tempo è ancora in grado di percepire il senso dei grandi ideali e di avvertire potentemente l’attrattiva di un’esistenza che si consacra a Cristo e alle anime fino all’eroismo. Ma soprattutto mantenetevi in stretta comunione col Padrone della messe, attraverso il mezzo dei mezzi, la preghiera, essendo la vocazione un dono dello Spirito da implorarsi, secondo l’esortazione del Signore.

A tanto vi conforti l’abbondanza della divina grazia, che invochiamo per tutti voi; e in pegno di essa vi impartiamo di cuore la propiziatrice Apostolica Benedizione.

                                                  



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