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VISITA PASTORALE IN SVIZZERA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL GRUPPO SPORTIVO DEGLI SCIATORI SVIZZERI PER LA BENEDIZIONE DEL LORO NUOVO VESSILLO

Cortile del Palazzo vescovile di Sion - Domenica, 17 giugno 1984

 

Fratelli e sorelle,

mi è gradito ritrovare i montanari e gli sportivi come voi, perché, come senza dubbio sapete, ho molto amato scalare le montagne del mio Paese e praticare lo sci quando potevo.

Qui da voi, le montagne e il clima hanno richiesto ai vostri antenati una rude energia per ricavare dal suolo di che vivere. Ed essi sono stati fedeli alla loro fede cristiana. Essi vi hanno trasmesso solide tradizioni: ne sono segni visibili, fino alla cima delle montagne, le croci e le cappelle; l’energia, il carattere fraterno e lo spirito cristiano degli svizzeri manifestano anche che essi conservano il meglio della loro eredità.

L’introduzione del turismo e degli sport invernali ha trasformato certe preoccupazioni di un tempo in fonte di introiti. Molti vengono da voi per cercare di sfuggire alla tensione che li opprime nella moderna società. Negli sport all’aria aperta essi trovano un fattore di equilibrio per la loro salute fisica e morale, uno stimolo per portare avanti i loro impegni.

La vostra associazione sostiene i club di sci locali, li riunisce per certi obiettivi comuni. Il suo scopo non è, propriamente parlando, religioso. Ma la vostra stessa presenza mostra che voi ne percepite l’aspetto cristiano. La vostra azione contribuisce semplicemente a servire l’uomo offrendo a quelli che vengono qui un clima sano e fraterno, una possibilità personale e comunitaria di rinnovamento, dove la dimensione spirituale può liberamente esprimersi, dove i valori cristiani hanno il loro posto, dove il culto di Dio ha il suo posto attraverso l’assemblea domenicale dei cristiani.

Poiché volete evitare di fare dello sport qualcosa di assoluto e di sacro, e poiché sapete che il pieno sviluppo dell’uomo esige che la sua attività non venga secolarizzata, la vostra associazione ha chiesto simbolicamente che la sua bandiera sia benedetta. Il vostro emblema stia a ricordarvi sempre che voi situate la vostra vita, il vostro sport e l’amicizia che vi unisce nel piano di Dio! Con gioia vi benedico e benedico ora il vostro vessillo.

 

© Copyright 1984 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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