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VISITA PASTORALE IN LOMBARDIA E IN PIEMONTE

PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
DAVANTI ALL'IMMAGINE DELLA MADONNA NERA

Santuario del Sacro Monte (Varese) - Venerdì, 2 novembre 1984

 

Sono lieto di questo incontro riservato a voi parrocchiani, che vivete all’ombra di questo celebre santuario di Santa Maria del Monte; e sono lieto che esso avvenga nella ricorrenza del quarto centenario della morte di san Carlo Borromeo. Saluto con grande affetto i sacerdoti, le religiose, i membri del consiglio pastorale e del consiglio di amministrazione del santuario, coloro che collaborano nei vari servizi ecclesiali e tutti i componenti della comunità parrocchiale. Carissimi, sappiate che il Papa è vicino alle vostre gioie e ai vostri dolori, alle vostre attese e alle vostre speranze. Vi sono grato per le preghiere che avete elevato al Signore per me durante il periodo di preparazione della visita e, in particolare, per il Rosario che avete recitato in ogni sabato dello scorso mese di ottobre. Esprimo l’auspicio che la mia venuta fra voi sia stimolo per un rinnovato proposito di condurre una vita cristiana sempre più rispondente alle esigenze del Vangelo e sempre più contrassegnata da una particolare devozione alla Vergine santissima, da voi venerata in questo mirabile santuario, posto in vetta a questa montagna diventata sacra, perché sui suoi arditi fianchi furono erette, nel corso del Seicento, le cappelle a voi tanto care, per esprimervi i misteri del Rosario.

Estendo il mio saluto anche agli amici di questo santuario, che hanno voluto unirsi a voi parrocchiani in questa circostanza tanto significativa.

Un saluto speciale e un ringraziamento per le gentili espressioni ora indirizzatemi desidero riservare al vostro arciprete, monsignor Pasquale Macchi, che mi è caro, perché egli è stato per lunghi anni vicino al mio predecessore, Paolo VI, la cui memoria resta in benedizione non solo come pastore della Chiesa universale, ma anche come arcivescovo della Chiesa ambrosiana.

Anche per questo mi è gradito soffermarmi qui un poco insieme con voi: Paolo VI ebbe a cuore questo santuario che considerò privilegiato punto di riferimento della pietà mariana delle popolazioni della zona. È noto infatti che egli stesso per ben dodici volte si fece pellegrino in questo santuario per esprimere alla santissima Vergine il suo amore filiale.

Con gli stessi fervidi accenti di pietà mariana sgorgati dal cuore di Paolo VI, vogliamo ora elevare alla Madonna, la cui immagine sovrasta questo altare, una preghiera di lode e di implorazione.

O Maria
piena di grazia, immacolata, sempre vergine 
Madre del Cristo, 
Madre di Dio e nostra, 
assunta in cielo, 
regina beata, 
modello della Chiesa e nostra speranza, 
noi ti offriamo 
la nostra umile e filiale volontà 
di onorarti e di celebrarti sempre 
con un culto speciale
che riconosca le meraviglie di Dio 
operate in te, 
con una devozione particolare 
che esprima i nostri sentimenti più pii, 
più puri, più umani, più personali,
più confidenti, 
e che faccia risplendere alto sul mondo 
l’esempio attraente della perfezione umana.
O Maria, ti preghiamo:
facci comprendere, desiderare,
possedere in tranquillità 
la purezza dell’anima e del corpo.
Insegnaci il raccoglimento, l’interiorità;
dacci la disposizione ad ascoltare 
le buone ispirazioni e la parola di Dio; 
insegnaci la necessità della meditazione, 
della vita interiore personale, 
della preghiera che Dio solo vede nel segreto.
Maria, insegna a noi l’amore.
L’amore chiediamo, Maria, l’amore a Cristo,
l’amore unico, l’amore sommo, 
l’amore totale, l’amore dono, 
l’amore sacrificio per i fratelli. 
Aiutaci ad amare così.
Ottieni a noi, o Maria, la fede, 
la fede soprannaturale, 
la fede semplice, piena e forte, 
la fede sincera, 
attinta alla sua fonte verace, la parola di Dio,
e al suo canale indefettibile, 
il magistero istituito e garantito da Cristo, 
la fede viva!
O tu, “beata che hai creduto”, 
confortaci con il tuo esempio, 
ottienici questo carisma. 
E poi, o Maria, chiediamo al tuo esempio 
e alla tua intercessione la speranza. 
Speranza nostra, salve! 
Anche di speranza abbiamo bisogno, 
e quanta!
Tu sei, Maria, 
immagine e inizio della Chiesa; 
risplendi ora innanzi al popolo di Dio 
quale segno di certa speranza 
e di consolazione, 
o Maria, Madre della Chiesa.

 

© Copyright 1984 -  Libreria Editrice Vaticana

 


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