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VIAGGIO APOSTOLICO A NEW DELHI E IN GEORGIA (5-9 NOVEMBRE 1999)  

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A
LLA COMUNITÀ CATTOLICA

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Tbilisi) - Martedì, 9 novembre 1999

   

Cari Fratelli e care Sorelle in Cristo,

1. Con grande affetto vi saluto, membri della comunità cattolica della Georgia e del Caucaso. In particolare, saluto Monsignor Giuseppe Pasotto, Amministratore Apostolico, e voi, i suoi "collaboratori per il Regno di Dio" (cfr Col 4, 11) in questa amata terra. Il nostro incontro si svolge nella venerabile chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Questo edificio, l'unica chiesa cattolica rimasta aperta a Tbilisi durante il periodo della persecuzione, è un simbolo eloquente della fedeltà perseverante verso Cristo e della comunione ininterrotta con la Sede di Pietro. Rendiamo grazie a Dio Onnipotente per la fede e per il coraggio che hanno sostenuto la comunità cattolica durante quei tempi difficili e hanno preparato la via alla sua attuale rinascita. Che i Santi Apostoli Pietro e Paolo, uniti nella proclamazione del Vangelo e nel loro martirio, veglino su questa parte del gregge del Signore e vi rafforzino mentre affrontate le sfide di un nuovo capitolo della storia della Georgia!

2. Rivolgo un saluto particolare a voi, miei fratelli sacerdoti, servi fedeli del Signore. Come il seme che cade in terra e muore solo per produrre molto frutto (cfr Gv 12, 24), il vostro ministero sacerdotale, svolto con umiltà e modestia, arricchisce il terreno dal quale, per grazia di Dio, emergono ora nuovi e abbondanti frutti spirituali. Grazie agli Ordini Sacri, siete stati configurati sacramentalmente a Cristo, Capo e Pastore della Chiesa. Vi esorto ad avere "in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo" (cfr Fil 2, 5) e a sviluppare ogni giorno quella carità pastorale che ha origine nel suo Sacro Cuore e va incontro all'umanità fino a comprenderla tutta. Sotto la vostra guida, la comunità cattolica in Georgia, che si esprime riccamente nelle tradizioni latina, armena e caldea, sia per la nazione segno dell'unità e della pace che sono i doni del Signore a quanti credono nelle sue promesse!

Anche voi, cari religiosi, uomini e donne, occupate un posto speciale nel cuore del Papa. Consacrati al Signore, il vostro impegno nella ricerca della carità perfetta vi porta a un generoso servizio verso i bisognosi e verso coloro che, spesso senza saperlo, cercano il Regno di Dio fra le false promesse di un mondo confuso sui giusti valori. Le vostre opere di educazione e di carità sono rivolte alla presenza del Signore e alla forza salvifica della sua grazia. Sono particolarmente grato per la testimonianza di carità resa dai membri della Clinica Redemptor Hominis e per l'opera eccezionale svolta dalla Caritas Georgia.

3. Offro il mio incoraggiamento e il mio sostegno ai laici di questa terra benedetta di Georgia. Nelle vostre famiglie, nelle vostre parrocchie e nelle vostre associazioni, celebrate la fede in Cristo e siate lievito del Vangelo nella società che vi circonda! Anche voi siete stati consacrati mediante il Battesimo. Anche voi siete stati inviati quali membri del popolo profetico, regale e sacerdotale di Dio, come testimoni del Vangelo. Che la luce di Cristo elimini le ombre e dissipi le tenebre che potete trovare nel vostro cuore e nel mondo che vi circonda! Non abbiate paura di aprirvi a Cristo e alla forza purificatrice del suo amore.

4. Cari amici, alla soglie del terzo millennio cristiano, la Chiesa in Georgia, libera dalle restrizioni del passato, guardi al futuro con immensa speranza e di adoperi per una nuova primavera del Vangelo! Che ognuno sia un testimone della pace di Cristo, sempre impegnato nel promuovere la comprensione e il dialogo, in particolare con i nostri fratelli e le nostre sorelle ortodossi! Affidando la comunità cattolica del Caucaso all'intercessione amorevole di Maria, Madre della Chiesa, invoco su di voi e sulle vostre famiglie abbondanti benedizioni divine.

 



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