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LETTERA APOSTOLICA
IN FORMA DI «MOTU PROPRIO»

DEL SOMMO PONTEFICE
FRANCESCO

CIRCA LA CAPPELLA MUSICALE PONTIFICIA

 

Fin dalla sua antica fondazione e lungo i secoli, la Cappella Musicale Pontificia brillò nella storia di Roma e dell’Orbe cattolico come alto luogo di espressione artistica e liturgica a servizio delle solenni celebrazioni dei Pontefici inizialmente entro la splendida cappella da cui prese il nome, quindi nell’ambito della Basilica di San Pietro, o laddove i Pontefici stimassero necessaria la sua opera.

Proprio per il diretto legame con le maggiori celebrazioni dei Papi, essa trovò per vetusta consuetudine il proprio ancoraggio istituzionale dapprima entro il cosiddetto Maggiordomato di Sua Santità, e, successivamente e tuttora, in seno alla Prefettura della Casa Pontificia, godendo tuttavia di autonoma amministrazione, sebbene soggiacendo a vincoli di orientamento concordati coi diversi Responsabili delle funzioni papali.

Ora, avendo presenti i dettami del Concilio relativi alla Sacra Liturgia, in particolare i nn. 28-29 della Sacrosanctum Concilium che, in vista del decoro della celebrazione liturgica assegnano alle scholae cantorumun vero ministero liturgico” da esercitarsi “con quella sincera pietà e con quel buon ordine, che conviene ad un così grande ministero e che il popolo di Dio esige giustamente da essi”,

Dispongo

che la Cappella Musicale Pontificia venga inserita nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, quale specifico luogo di servizio alle funzioni liturgiche papali e nel contempo a custodia e promozione della prestigiosa eredità artistico-musicale prodotta nei secoli dalla Cappella stessa per le solenni liturgie dei Pontefici.

Pertanto, considerato quanto ho appena stabilito, nomino

Il Reverendissimo
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie
Mons. Guido Marini
Responsabile
della Cappella Musicale Pontificia,

affidandogli il compito di guidare tutte le attività e gli ambiti liturgico, pastorale, spirituale, artistico ed educativo della medesima Cappella, rendendo sempre più percepibile in essa e nei singoli componenti il fine primario della Musica sacra, che “è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” (SC 112).

Il medesimo Maestro delle Celebrazioni e Responsabile della Cappella Musicale Pontificia avrà altresì premura di redigere uno Statuto proprio della Cappella in parola, aggiornando anche il Regolamento della stessa Cappella che fu approvato dal santo pontefice Paolo VI, Ex audientia, l’8 agosto 1969 e le successive disposizioni varate ad experimentum il 20 giugno 1970, le quali norme andranno raccordate col vigente Regolamento dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Avendo, poi, a cuore il proficuo cammino ecclesiale della Cappella stessa,

nomino

l’Ecc.mo e caro Confratello
Mons. Guido Pozzo
Sovrintendente all’economia
della Cappella Musicale Pontificia,

affidandogli soltanto il compito della specifica cura dell’amministrazione economica della Cappella stessa da svolgere sotto la guida del Maestro delle Celebrazioni e Responsabile della Cappella Musicale Pontificia.

Stabilisco che il presente Motu proprio, che si dovrà osservare, nonostante qualsiasi consuetudine o norma contraria, anche se degna di particolare menzione, venga promulgato mediante pubblicazione sul quotidiano L’Osservatore Romano uscente il 19 gennaio 2019, entrando in immediato vigore, e che successivamente sia inserito nel Commentario ufficiale della Santa Sede, Acta Apostolicae Sedis.

Dato a Roma, presso San Pietro, il 17 Gennaio 2019, VI del Nostro Pontificato.

Francesco

 



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