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VISITA PASTORALE IN CAMPANIA

CELEBRAZIONE DELLA PAROLA IN PIAZZA SANT’ALFONSO

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Pagani (Salerno) - Lunedì, 12 novembre 1990

 

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio . . .” (Lc 4, 18).

1. “Sono queste le parole, tratte dal libro di Isaia, che Gesù lesse nella sinagoga, nel giorno in cui diede inizio, a Nazaret, alla sua missione. Si tratta di una profezia messianica. Gesù aggiunge: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito” (Lc 4, 18). La profezia messianica si compie in lui. È Cristo il Messia, il Redentore dell’uomo.

Carissimi fratelli e sorelle, “oggi” si realizzano queste parole anche qui, nella città di Pagani. Esse rendono presente al cuore del credente l’imperscrutabile mistero della Provvidenza divina e ricordano che la Chiesa è il luogo nel quale la parola della salvezza si fa vita perenne, che guarisce dalla malattia, che purifica dal male e dischiude la porta dell’Amore. Ricordando che Cristo vive con la potenza rigeneratrice della sua grazia e della sua misericordia. Lo Spirito agisce in ciascuno di noi. Ci rinnova e ci santifica.

2. Il testo evangelico, che abbiamo ascoltato, mette in luce lo stretto legame che esiste tra la potenza dello Spirito e la missione del Figlio. Ci parla del Messia, la cui missione è interamente pervasa di Spirito Santo.

Presente nell’incarnazione, lo Spirito discende solennemente su Gesù all’inizio del suo ministero pubblico e ne accompagna poi l’azione e la predicazione. Alla vigilia della passione sarà Gesù stesso a preannunciare la venuta del “Consolatore”. Compiuta, infine, la sua missione in questo mondo, il Redentore conferirà anche agli apostoli questa “unzione” che li renderà coraggiosi testimoni del Vangelo sino agli estremi confini della terra.

3. A questa unzione, che è potenza messianica, partecipa, come ricorda la costituzione conciliare Lumen gentium, l’intero popolo di Dio, che vive nella città di Pagani. Un popolo ricco di carismi e di potenzialità “apostoliche”.

Come non ricordare, qui, la nostra stupenda e impegnativa missione, proprio qui, accanto alla basilica che conserva l’urna del santo vescovo Alfonso Maria de’ Liguori, ardente apostolo di Cristo e coraggioso annunciatore del Vangelo?

Ringrazio il vostro zelante pastore, mons. Gioacchino Illiano, per le espressioni rivoltemi e per i sentimenti manifestati. In segno di fraterna comunione egli ha voluto rendermi partecipe dei progetti pastorali della vostra diocesi, dei buoni propositi che vi animano, nonostante i gravi problemi e le molteplici difficoltà che quotidianamente rendono ardua la vostra testimonianza cristiana.

Sono grato per la presenza dei signori cardinali e degli altri vescovi. Saluto tutta la comunità cattolica di Pagani, della vostra città e della vostra diocesi, questa parte del popolo di Dio, la cui storia è segnata dalla presenza, dall’opera e dalla missione di un grande santo. Saluto i suoi figli spirituali, i padri e i fratelli Redentoristi. Esprimo la mia gratitudine al signor sindaco per le sue parole con cui ci ha introdotto a questa comune celebrazione della Parola divina.

4. In un certo modo possono applicarsi a ciascuno di voi le parole di Gesù: “Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, per mettere in libertà gli oppressi . . .” (Lc 4, 18).

Nel giorno del Battesimo, lo Spirito del Signore è sceso su di noi; ci ha consacrati per continuare la sua stessa missione tra gli uomini. Ci ha inviato a liberare gli oppressi, a testimoniare il suo amore misericordioso verso i poveri, gli ammalati, gli emarginati. A proclamare con la nostra vita la verità e la giustizia.

Al centro di tutto il nostro agire ci sia Cristo. Egli assegna a ognuno un compito da realizzare. La nostra risposta sia generosa e completa, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che possiamo incontrare su tale cammino. Nella disponibilità a Cristo consiste il valore della vita.

5. So con quanto impegno voi vi applicate al rinnovamento della vita cristiana in diocesi; conosco anche i progetti che con fiducia cercate di portare a esecuzione perché il messaggio evangelico penetri in tutta la società.

Le problematiche legate all’attuale momento, che ha prodotto disagi notevoli nel campo dell’occupazione, specialmente giovanile, non spengano il vostro entusiasmo e il vostro coraggio. Lo Spirito del Signore vi sostiene: è in voi. È lo Spirito che vi manda a evangelizzare ed è sempre lui che agisce e produce frutti.

La vostra città, che ha conosciuto, in altri tempi, i prodigi operati da sant’Alfonso, ha bisogno della vostra fede, del vostro amore generoso e paziente. In questa vostra diocesi c’è bisogno di una nuova evangelizzazione che raggiunga tutti i centri dell’Agro nocerino-sarnese: un annuncio missionario che rinnovi profondamente la pietà popolare; una catechesi che risponda, in modo adeguato, alle sfide della cultura, oggi dominante; una liturgia che non sia staccata dalla vita; una presenza pastorale che raggiunga ogni ceto sociale; un impegno per la promozione umana che sia concreto e incisivo.

Non vi arrendete dinanzi al dilagare della delinquenza, del vizio e della violenza organizzata; dite no al degrado ambientale e al malcostume sociale; proclamate la giustizia e la verità; rendete sempre più operante la reciproca comprensione e la mutua solidarietà.

6. Vi saluto tutti con affetto, carissimi fratelli e sorelle, e a ognuno vorrei far giungere la mia parola di conforto e di incoraggiamento. Proseguite nel sentiero della fedeltà evangelica.

Come sant’Alfonso e come tanti altri figli generosi della vostra terra, che hanno speso la vita per il Vangelo, guardate anche voi a Cristo; da lui solamente viene la salvezza. Rendete operante nei vostri comportamenti la professione delle promesse battesimali, che tra poco rinnoveremo. Proclamate con gioia il vostro amore al Redentore dell’uomo e alla sua Chiesa. Siate pronti a riconoscere il volto del Signore nei poveri e nei sofferenti e aprite i cuori, come Maria, al mistero dell’Amore divino che trasforma l’esistenza.

La forza dello Spirito sia la vostra sicurezza! “Lo Spirito del Signore è su di me . . . Oggi si è adempiuta questa Scrittura . . .”. Amen!

 

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